L’emergenza Covid–19 sta mettendo a dura prova anche le parrocchie, che in questi mesi hanno registrato un drastico calo delle fonti di sostentamento pur continuando a portare avanti alcuni servizi essenziali, quelli possibili nel rispetto delle norme per contrastare la diffusione del contagio. Ne è un perfetto esempio l’attività svolta dai volontari delle Caritas, in prima linea per cercare di offrire ancor più di prima il proprio sostegno alle persone sole e alle famiglie in difficoltà. Moltissime sono le parrocchie a cui sono connesse attività educative ed assistenziali, da asili e scuole fino appunto alle Caritas e alle mense dei poveri, oltre alle strutture socio–sanitarie e ai servizi aggregativi come i centri estivi e gli oratori. Per garantire la continuità di questo sistema articolato di servizi, frutto dell’impegno gratuito e generoso di tante persone e ancora più essenziale in questa «fase due» di ripartenza dopo l’emergenza sanitaria, la Fondazione di Modena e l’Arcidiocesi di Modena–Nonantola hanno deciso di ridestinare alle parrocchie risorse precedentemente assegnate ad altri progetti attraverso il bando «Insieme per Modena», a cui si potrà partecipare fino al 20 giugno. La somma messa a disposizione è molto importante, proprio per assicurare un futuro di speranza alle tante comunità che trovano nelle parrocchie e nelle attività ad esse collegate un punto di riferimento per la vita di tutti i giorni: si tratta di 1 milione 314 mila euro «per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria Covid–19, con particolare attenzione all’ambito aggregativo, educativo e sociale». Pubblicato il 20 maggio e già inoltrato ai parroci dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, è rivolto anche ad enti partecipati o di proprietà delle parrocchie e ad altri enti religiosi; sono stati già organizzati due incontri tecnici per spiegare le caratteristiche del bando e rispondere ai dubbi relativi alla compilazione e alla tipologia di domande o progetti da presentare.
L’Arcivescovo Erio Castellucci e il presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli ne illustreranno pubblicamente contenuti e dettagli in una conferenza stampa in programma mercoledì 10 giugno in Arcivescovado. Il bando si articola in tre linee di intervento: attività destinate a scuole e famiglie, attività aggregative (incluse quelle sportive e oratoriali svolte nel complesso parrocchiale) e attività di base delle parrocchie, intese come servizio di carattere sociale, assistenziale e ricreativo fondamentale per il benessere delle comunità, specie nelle aree territorialmente più marginali.
Saranno ammesse le spese sostenute dal 24 febbraio al 31 dicembre 2020. Per i progetti riguardanti scuole e famiglie la richiesta massima che ciascun richiedente può formulare è di 25 mila euro. Per le attività aggregative e le attività di base la richiesta massima è di 10 mila euro. Ogni richiedente può presentare una domanda per ogni linea di intervento, per un massimo di tre domande. In caso di richieste effettuate collettivamente, la cifra sarà moltiplicata per il numero di richiedenti. Una opzione – dunque presentazione singola o collettiva della domanda – esclude l’altra, ma l’aggregazione tra parrocchie è fortemente incentivata in sede di valutazione, al fine di sviluppare sinergie ed economie di scala. La prima valutazione verterà infatti sulla coerenza e sostenibilità dei progetti e sul carattere strategico a essi assegnato dall’Arcidiocesi in un’ottica di maggiore sinergia e integrazione tra le parrocchie e le strutture ad esse riconducibili. Il termine ultimo per la compilazione e l’invio telematico delle domande è il 20 giugno 2020. Nel caso in cui la richiesta venga accolta i contributi saranno erogati dall’Arcidiocesi di Modena–Nonantola a conclusione dell’intervento e soltanto su presentazione della documentazione richiesta, entro tre mesi dalla conclusione del progetto.
Per informazioni: www.fondazionedimodena.it/bandi/bando-insieme-per-modena/