Viste le indicazioni della Penitenzieria Apostolica in data 19 marzo 2020 riguardanti la concessione del dono di speciali Indulgenze ai fedeli affetti da coronavirus, come pure agli operatori sanitari, ai famigliari e a tutti coloro che, a qualsiasi titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi, valutate le circostanze straordinarie in cui si trova anche la nostra Arcidiocesi di Modena-Nonantola a causa di questa grave epidemia virale, l’Arcivescovo Erio Castellucci comunica che la Penitenzieria Apostolica concede il dono delle Indulgenze alle seguenti condizioni:
- si concede l’Indulgenza plenaria ai fedeli affetti da coronavirus, sottoposti a regime di quarantena se, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa, alla recita del Santo Rosario, alla pia pratica della Via Crucis o ad altre forme di devozione, o se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e l’Ave Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le consuete condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e Preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile;
- è concesso, alle stesse condizioni, il dono dell’Indulgenza plenaria agli operatori sanitari, ai famigliari e a quanti, sull’esempio del Buon Samaritano, assistono i malati di coronavirus secondo le parole del divino Redentore: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15,13);
- alle medesime condizioni, è elargita l’Indulgenza plenaria a quei fedeli che offrano la visita al Santissimo Sacramento, o l’adorazione eucaristica, o la lettura delle Sacre Scritture, o la recita del Santo Rosario, o il pio esercizio della Via Crucis, o la recita della Coroncina della Divina Misericordia, per implorare Dio Onnipotente la cessazione dell’epidemia, il sollievo per coloro che ne sono afflitti e la salvezza eterna di quanti il Signore ha chiamato a sé;
- inoltre, per chi si trovasse nell’impossibilità di ricevere il Sacramento dell’Unzione degli Infermi e del Viatico, la Santa Madre Chiesa concede al fedele l’Indulgenza plenaria in punto di morte, purché sia debitamente disposto e abbia recitato abitualmente durante la vita qualche preghiera (in questo caso la Chiesa supplisce alle tre solite condizioni richieste). Per il conseguimento di tale indulgenza è raccomandabile l’uso del crocifisso o della croce (cf. Enchiridion indulgentiarum, n.12).
La Beata Vergine Maria, Salute degli infermi e Aiuto dei cristiani, voglia soccorrere l’umanità sofferente trasformando le nostre sofferenze in contemplazione e la nostra attesa in speranza.
Modena, il giorno 31 marzo 2020