San Geminiano, l’omelia del cardinale Stella

Cattedrale gremita, come ogni anno, per la solenne liturgia in occasione della festa del patrono san Geminiano
 
Dal saluto di mons. Morandi:
 

“Eminenza reverendissima, lei oggi visita la nostra Chiesa di Modena in un momento di gioia e di autentica fraternità: da secoli i modenesi, chiamati anche i Geminiani, in questo giorno si stringono attorno al loro padre nella fede, in un pellegrinaggio ininterrotto alla tomba del Santo, riconoscenti per il tanto bene che il Signore, attraverso di lui, ha donato alla nostra terra e alla nostra gente. Ma sono anche giorni di prova e di viva preoccupazione per la salute del nostro caro vescovo Antonio.
Eminenza, la sua presenza oggi in mezzo a noi è il segno tangibile e concreto di quella comunione che unisce la nostra Chiesa e il suo Vescovo Antonio a quella del Vescovo di Roma, Papa Francesco, che con premurosa delicatezza qualche mese fa si è reso presente al nostro vescovo, assicurando la sua preghiera e la sua vicinanza. Quando avrà occasione di incontrare il Santo Padre, gli dica che lo sentiamo vicino, ma anche che gli siamo vicini con il nostro affetto e la nostra preghiera per il suo prezioso servizio alla Chiesa e al mondo intero”.

 
dall’omelia del cardinale Stella:
 
“Con animo grato al Signore, questa comunità diocesana si presenta davanti a Lui nel caro e devoto ricordo del Vescovo San Geminiano. E non è “archeologia della fede”, il ricordo di qualcosa ormai lontano, ma il senso di appartenenza presente a questa terra che ci riunisce qui oggi; una terra che ha ricevuto grandi benefici da questo Santo Vescovo, al quale si deve l’annuncio del Vangelo e la difesa della fede, non solo con le parole, ma soprattutto con la sua vita intera e con il suo amore per i fratelli.
È una festa importante quella di oggi, perché San Geminiano è patrono della città e della Diocesi; oggi tutti sono in festa grazie a lui, i credenti, i non credenti e anche i “distratti”. Oggi, come in passato, da tanti secoli,  i meriti che la tradizione attribuisce a questo Santo hanno portato beneficio a tutti, anche a coloro che forse non avevano simpatia per lui e per la fede della Chiesa; penso alla circostanza che lo ha visto proteggere Modena da Attila o dagli invasori, nel ‘500. Conoscete assai meglio di me questo ricordo di San Geminiano, il quale si è rivelato un dono per la Chiesa e per la società intera.
 Anche in ragione dell’incarico che Papa Francesco mi ha affidato alla  Congregazione per il Clero, il mio pensiero è corso subito ai sacerdoti, alla loro vocazione e al loro ministero; anch’essi sono un dono che Dio fa alla sua Chiesa e alla società, in mezzo alla quale operano come pastori. È importante pregare perché ogni sacerdote sappia di essere un dono dell’amore di Dio alla Chiesa e al mondo”.
 
 
Testo completo del saluto  e dell’omelia in questa pagina