Sarà un programma ridotto, adeguato alle disposizioni anti-contagio, quello della solennità di San Geminiano in tempo di pandemia da Covid-19. Alle celebrazioni in Duomo si potrà accedere fino al raggiungimento della capienza massima prevista secondo le disposizioni contenute nel protocollo Governo-Cei, per la Cattedrale stabilito in 120 posti. E domenica 31 gennaio – come ricorda il Capitolo metropolitano – non sarà possibile venerare le reliquie del santo patrono nella cripta del Duomo. La visita si potrà effettuare nella settimana precedente, dunque questa settimana, e in quella seguente, negli orari di apertura della Cattedrale.
Le celebrazioni in Duomo si apriranno sabato 30 gennaio, giorno della vigilia, quando alle 17.15 l’Arcivescovo Erio Castellucci presiederà i primi Vespri pontificali con la partecipazione del Capitolo metropolitano e del clero cittadino. Sarà invece il vicario generale, monsignor Giuliano Gazzetti, a presiedere la Messa della vigilia, alle 18.
Domenica 31 gennaio, giorno della solennità, la celebrazione eucaristica delle 8 sarà presieduta da monsignor Enrico Solmi, Vescovo di Parma, e quella delle 9.30 da monsignor Lino Pizzi, Vescovo emerito di Forlì-Bertinoro. Alle 11 sarà celebrata la solenne Messa pontificale, presieduta dall’Arcivescovo Erio Castellucci e concelebrata da altri vescovi, dal Capitolo metropolitano e da altri sacerdoti. La celebrazione, che vedrà la presenza delle autorità civili e militari in misura contingentata sempre per il rispetto delle disposizioni anti-Covid, sarà preceduta dalla benedizione con la reliquia del braccio di san Geminiano alla città e all’Arcidiocesi.
La Messa sarà trasmessa in diretta televisiva su Trc (canale 11, streaming su www.modenaindiretta.it) e TvQui (canale 19, streaming su www.tvqui.it), dunque i fedeli che non riusciranno a recarsi in Duomo potranno seguirla da casa. E, per la prima volta, anche le persone non udenti potranno partecipare pienamente alla solenne celebrazione. Un’attenzione che è frutto della sensibilità dell’arcivescovo e di tutta la comunità diocesana, consapevole di quanto questa parte della popolazione sia stata fortemente penalizzata e stia soffrendo ancora in questo interminabile periodo di pandemia, dove l’espressività del volto e del labiale sono state negate. Come già avvenuto nella liturgia d’insediamento di monsignor Castellucci nella diocesi di Carpi, sarà realizzato un servizio di traduzione simultanea nella lingua dei segni italiana (Lis) grazie alla storica istituzione religiosa modenese delle «Figlie della Provvidenza per le sordomute» di don Severino Fabriani, presente a Santa Croce di Carpi e in corso Cavour a Modena.
Il programma delle celebrazioni di San Geminiano proseguirà con i secondi Vespri pontificali, presieduti alle 17.15 dall’Arcivescovo, e si chiuderà alle 18 con la Messa vespertina presieduta da monsignor Giuseppe Verucchi, Arcivescovo emerito di Ravenna–Cervia.
Visitando la Cattedrale nei giorni 30 e 31 gennaio si potrà ricevere l’indulgenza plenaria alle consuete condizioni: recita del Credo e del Padre Nostro, preghiera secondo le intenzioni del Papa, Comunione e Confessione nei giorni vicini.