Rendicontare l’utilizzo dei fondi 8xmille in arcidiocesi è «un adempimento doveroso, e di trasparenza, nei confronti delle tante persone che hanno indicato la Chiesa cattolica come destinataria dei fondi». Lo scrive monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale, nell’articolo pubblicato domenica 18 giugno sul settimanale diocesano Nostro Tempo, dorso domenicale di Avvenire. «Come noto – sottolinea -, l’8xmille è stato una grande innovazione introdotta dalla revisione del Concordato ed è stato uno dei frutti del Concilio Vaticano II». Tuttavia, la più grande novità è stata la promozione della partecipazione dei fedeli alla vita della comunità. Così, «la principale responsabilità di provvedere alle necessità economiche della Chiesa non spetta né allo Stato né al Vaticano, ma ai fedeli attraverso: donazioni alla parrocchia o alla propria diocesi, la firma per la destinazione dell’8xmille, le offerte deducibili per il sostentamento del Clero». Perché la comunità ecclesiale – scrivono i vescovi nel documento “Sovvenire alle necessità della Chiesa” – educa «al senso della partecipazione come esigenza interiore di una fede matura e di una carità operosa, prima che come un obbligo». Qui è possibile consultare la tabella illustrativa.
- Home
- Arcivescovo
- Arcidiocesi
- Storia
- Patroni
- Cattedrali
- Capitoli Cattedrali e Collegiata
- Enti ed istituti
- Musei del Duomo
- Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra
- Archivio Storico Diocesano di Modena-Nonantola
- Archivio e Biblioteca Abbaziali
- Biblioteca Diocesana Ferrini & Muratori
- Seminario Arcivescovile Metropolitano
- Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Emilia
- Ente diocesano per la salvezza e l’educazione della gioventù – E.D.S.E.G. – CITTÀ DEI RAGAZZI
- Associazioni e centri
- Zone Pastorali
- Curia
- PARROCCHIE
- CLERO
- VITA CONSACRATA
- MEDIA
- NEWS
- CONTATTI
- YOUTUBE