Basta «un piccolo gesto» per aprire «orizzonti di bene». Così, una semplice firma può «dare tanto alla Chiesa» e «alla società in cui viviamo». Sono le parole di Antonio Barbieri, economo diocesano, a corredo della rendicontazione dell’anno 2019 pubblicata sul settimanale diocesano Nostro Tempo, dorso domenicale di Avvenire, con tabella illustrativa esprimendo – a nome dell’arcidiocesi – un «Grazie» ai contribuenti che, in occasione della loro dichiarazione dei redditi, hanno scelto la Chiesa cattolica. Un ringraziamento che si estende alle comunità parrocchiali e ai tanti uomini di buona volontà capaci di tradurre tali risorse in azioni concrete, capaci di costruire il bene comune.
Tra queste ultime, si elencano opere di culto e pastorale, come la manutenzione e il miglioramento delle strutture parrocchiali e diocesane (chiese, canoniche, ambienti per attività educative e ricreative, ambienti per l’aggregazione delle persone, rivolte all’educazione dei fanciulli, dei ragazzi e dei giovani e alla socializzazione degli adulti e degli anziani), opere culturali (restauri di opere d’arte e di organi; attrezzature per musei, biblioteche, archivi, ecc.).
Centrali sono poi le opere di carità: le attività di prossimità sono molteplici e, ringraziando Dio, molteplici sono le persone che si dedicano e si impegnano, nelle comunità della nostra diocesi, a cercare di risolvere le richieste e le tante necessità che ogni giorno si presentato alle Caritas parrocchiali; a loro e agli operatori della Caritas diocesana, che coordinano in prima linea tutto questo lavoro, va il grazie più sentito della comunità.