L’Ufficio liturgico diocesano ha realizzato un sussidio per la preghiera in famiglia in questo tempo di Quaresima.
Si tratta di una preghiera per la benedizione della tavola, una per ciascun giorno di Quaresima e fino alla soglia del Triduo pasquale, ed è realizzata in tre formati: a fogli liberi, per il tablet e per una stampa a libretto.
Il sussidio si può scaricare nella sezione dell’Ufficio liturgico diocesano del nostro sito: www.chiesamodenanonantola.it/ufficio-liturgico-diocesano.
«Che tempo che stiamo vivendo!», si legge nell’introduzione. «È già il secondo anno in cui la Quaresima muove i suoi primi passi sotto il peso di preoccupazioni, incertezze e grande prudenza per proteggerci a vicenda. Continuiamo pazientemente a coltivare la cura verso le fragilità, quelle attorno a noi, ma anche quelle dentro di noi: con delicatezza, quasi con tenerezza, la liturgia si fa vicina, invitandoci in questo “Anno B” a meditare l’alleanza sempre rinnovata di Dio con l’uomo, chiamandoci a rispondere a questo invito, a contemplare il suo compimento nel mistero della croce di Cristo. Questo agile ed essenziale sussidio raccoglie i frutti di molti suggerimenti che abbiamo ricevuto – e dei quali vi ringraziamo. La nostra speranza è che, pregando insieme, possiamo sentirci più uniti come comunità diocesana attorno ad un comune ascolto della Parola: viene quindi sempre proposto un versetto tratto dalle letture del giorno, a cui segue una breve preghiera per il pasto, magari la cena quando più facilmente tutta la famiglia si riunisce tavola. La Parola di Dio è infatti il primo nutrimento per noi cristiani: dona forza e scopo, orientamento e consolazione, senza la quale anche il pane più profumato non basta a donare gioia». «L’essenzialità di questa proposta – conclude l’Ufficio liturgico diocesano – permette di arricchirla con gesti e parole secondo la propria sensibilità e situazione famigliare: potremo tenerci per mano durante la preghiera se ci sono dei bambini, lasciare che ciascuno esprima un’intenzione personale, alternarci nella lettura del versetto di Vangelo e della preghiera, o anche leggere la citazione per il pranzo e sviluppare poi al pasto serale una preghiera libera, frutto della meditazione del versetto durante il giorno».