«Finalmente è partito il progetto che trasformerà una struttura in disuso in mensa con uno scopo sociale», così Lorenzo Selmi, presidente della Fondazione Auxilium, ha commentato l’avvio dei lavori nell’ex cinema Cavour, che diventerà la sede del nuovo Refettorio Geminiano. L’importanza della riqualificazione dell’ex Cavour è stata sottolineata anche dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli: «Quando parliamo di rivitalizzare uno spazio di Modena, ciò non riguarda solo l’immobile sul quale si interviene, ma la comunità che ci ruota attorno: questa mensa crea condivisione e la condivisione rigenera la comunità in un luogo così legato alla storia della città».
Venerdì mattina, in presenza dell’arcivescovo Castellucci e del sindaco Muzzarelli, il presidente di Auxilium ha aperto alla stampa le porte dell’ex cinema, occupato per alcuni mesi dai centri sociali, illustrando il progetto destinato a rivitalizzare non solo alcuni vani da anni abbandonati, ma l’intero quartiere alle spalle di Palazzo Ducale e a due passi da Piazza Roma. Alla domanda se l’occupazione dei centri sociali, inscenata lo scorso 3 dicembre, abbia contribuito a sensibilizzare anche la diocesi sul problema degli spazi inutilizzati in centro, Selmi ha risposto in maniera categorica: «L’occupazione non ha avviato un percorso, ha solo rallentato un progetto già in essere, facendoci perdere mesi preziosi. Io dico che oggi l’unica occupazione che conta è “occupare i giovani”, creando lavoro».
Il Refettorio Geminiano, nuova presenza in città del self service Ghirlandina, sarà un locale aperto a tutti, con prezzi calmierati grazie ad una oculata tecnica degli acquisti e al lavoro prezioso di chef formati per una cucina di qualità a basso costo. La ex sala cinematografica ospiterà tavoli per circa 80 persone e una cucina open space dietro una divisoria in vetro che sorgerà dove si trovava lo schermo. Il servizio sarà self– service, per facilitare la turnazione su una fascia oraria di apertura che andrà dalle 11.30 alle 15. In più, l’ex biglietteria ospiterà una caffetteria che sarà aperta per buona parte della giornata e diventerà un punto di riferimento anche per segnalazioni di bisogno.
«Un pasto non si rifiuta a nessuno, ma la nostra linea è quella di trasformare la mensa in luogo di condivisione, di contatto e di relazioni – ha spiegato Selmi – Una buona parte degli utenti che usufruiscono della mensa Ghirlandina tramite la Caritas diocesana ha avuto l’opportunità di svolgere dei lavori stagionali grazie a questa forma di contatto. La mensa diventa il luogo dove impiegati, studenti, imprenditori e persone in difficoltà pranzano fianco a fianco». Il progetto è interamente finanziato da Auxilium per 300 mila euro grazie alla alienazione di immobili che non avevano più una finalità conforme agli scopi della Fondazione. Prezioso è stato il supporto tecnico dell’architetto Giuliano Andreoli.
«Questo non è il tempo di lasciare delle strutture “morte” che non producono né dal punto di vista economico, né da quello pastorale – ha sottolineato l’arcivescovo Castellucci – La Chiesa modenese sta facendo una complessiva “lettura” del patrimonio per capire cosa alienare, cosa restaurare e cosa rivitalizzare, come nel caso dell’ex Cavour, che diventerà un luogo di incontro e di condivisione».
Al termine della visita, l’Arcivescovo ha benedetto il cantiere e coloro che ci lavoreranno. L’obiettivo, ora, è portarlo a termine in tempi rapidi. «Arrivederci ai primi mesi del 2019, quando inaugureremo il Refettorio Geminiano con il nostro Arcivescovo e il nostro Sindaco », ha chiosato Selmi.