“Il rifiuto e l’accoglienza di Gesù sono piuttosto due componenti del nostro cuore; la riga verticale di gesso è dentro al nostro animo, dentro a ciascuno di noi. In alcuni momenti rifiutiamo Gesù, in altri lo accogliamo. Lo rifiutiamo quando smettiamo di pregare perché ci delude, perché non ci dà quello che ci aspettiamo da lui; lo accogliamo quando la nostra preghiera arriva a dire: “sia fatta la tua volontà, anche quando non coincide con la mia”. Lo rifiutiamo quando passiamo indifferenti accanto ai nostri fratelli bisognosi, quando tiriamo dritto davanti all’uomo ferito ai margini della strada, come il sacerdote e il levita della parabola, quando chiudiamo gli occhi, le orecchie e il cuore alla richiesta di affetto, di cibo e di giustizia del nostro prossimo. Lo accogliamo quando ci chiniamo sul fratello ferito come il buon samaritano e spendiamo qualcosa di nostro per togliere dalla sua situazione, quando ci apriamo al grido – a volte silenzioso – di chi ci domanda attenzione e aiuto”. (dall’omelia nella Messa del giorno).