Duomo gremito per l’ordinazione episcopale di mons. Giacomo Morandi, nominato lo scorso luglio Segretario della Congregazione per la dottrina della fede.
La liturgia di ordinazione episcopale di mons. Giacomo Morandi è stata presieduta da monsignor Angelo De Donatis, Vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma; i vescovi conordinanti erano mons. Erio Castellucci e mons. Luciano Monari, Amministratore apostolico di Brescia. Erano presenti inoltre il Card. Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione per il Clero, mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Carlo Mazza, vescovo emerito di Fidenza, mons. Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia, mons. Adriano Caprioli, vescovo emerito di Reggio Emilia – Guastalla; mons. Paolo Rabitti, vescovo emerito di Ferrara-Comacchio, mons. Germano Bernardini, vescovo emerito di Smirne, mons. Giuseppe Verucchi, vescovo emerito di Ravenna- Cervia, mons. Lino Pizzi, vescovo di Forlì- Bertinoro, mons. Enrico Solmi, vescovo di Parma, mons. Ignazio Bedini, Arcivescovo Emerito Ispahan dei Latini – Iran, mons. Paolo Rabitti, vescovo emerito di Ferrara Comacchio. Da altre diocesi dell’Emilia Romagna e dalle istituzioni a cui mons. Morandi è legato erano presenti don Michele Morandi, Vicario generale della Diocesi Faenza-Modigliana, don Matteo Visioli, che ha preso in suo posto come Sottosegretario alla Congregazione, mons. Marco Busca da Mantova, mons. Ennio Apeciti, dal Seminario Lombardo, mons. Gianluca Pezzoli, della Segreteria di Stato Vaticana, padre Marko Ivan Rupnik,del Centro Aletti; l’arcivescovo Joseph Augustine Di Noia – segretario aggiunto della Congregazione della fede; l’arcivescovo Guido Pozzo, segretario della commissione Ecclesia Dei.
Erano presenti 150 sacerdoti, di cui 80 della diocesi di Modena.
Ha preso la parola per primo il vescovo Erio Castellucci, sottolineando lo stretto legame di don Morandi non solo con la Chiesa di Modena, ma anche con la cattedrale stessa, domus Clari Geminiani. Ed è proprio la croce di san Geminiano il dono della comunità diocesana; la stessa è impressa anche sull’anello episcopale, dono del vescovo Castellucci.
La celebrazione, solenne e molto partecipata, è stata animata dalla cappella musicale del Duomo, diretta dal maestro Daniele Bononcini.
Mons. Angelo De Donatis, che ha presieduto la liturgia, nell’omelia, ha evidenziato che la missione di don Giacomo “non è una missione astratta, sradicata dalla realtà, fuori dalla vita quotidiana, neanche per una persona chiamata a servire il Signore e la Chiesa attraverso l’impegno negli uffici di Curia” perché “il suo fine è quello missionario: portare il vangelo fin ai confini del mondo”.
Erano presenti il sindaco Giancarlo Muzzarelli, il prefetto Patrizia Paba, gli onorevoli Matteo Richetti e Carlo Giovanardi, la presidente del consiglio comunale Francesca Maletti, l’assessora Giuliana Urbelli, il consigliere regionale Enrico Aimi, il direttore generale della Usl Massimo Annicchiarico, il comandante dell’Accademia Militare Mannino, il questore Paolo Fassari, il comandante dei Carabinieri colonnello Balboni, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Paolo Cavicchioli, la famiglia, ma soprattutto numerosi fedeli che, nei suoi anni di ministero in città hanno avuto modo di conoscere ed apprezzare don Morandi nel ministero della parola e le servizio alla comunità diocesana.
Dopo la liturgia, la festa condivisa nel chiostro del Seminario.