Domenica 27 gennaio in Cattedrale, durante la Messa delle 18, è stato celebrato il rito di istituzione del ministero della Consolazione. La celebrazione è stata presieduta dall’arcivescovo Castellucci, al termine di un articolato percorso di formazione sul piano spirituale, psicologico e medico, terminato sabato 19 gennaio con un ritiro. Le candidature sono state proposte dalle parrocchie di provenienza, come avviene per ogni ministero istituito.
Nel pomeriggio del 19 gennaio, nel corso del ritiro in preparazione dell’istituzione, i candidati hanno incontrato a Gesù Redentore alcuni formatori e l’arcivescovo. Nella prima parte dell’incontro, don Gabriele Semprebon e il dottor Dante Zini per la Pastorale della salute hanno presentato alcuni principi della “relazione di aiuto”. Si tratta dell’incontro con l’altro, che richiede attenzione alle sue parole, ai suoi bisogni e alle risorse e della risposta empatica, che richiede lavoro su se stessi per potere essere prodotta con semplicità e immediatezza.
Nella seconda parte del ritiro, Castellucci ha illustrato la “mappa orientativa”, per questo ministero di relazione, che si può ricavare dai Vangeli: l’orientamento fondamentale è il rapporto con Dio Padre, che permette di guardare alle persone con il suo sguardo. Un altro punto è la specificità della singola persona, che si conosce in un rapporto coinvolgente. Non bisogna poi dimenticare la dimensione comunitaria: il ministero serve anche a ricordare a tutta la comunità che i sofferenti le appartengono. Il quarto punto è il ministro stesso che deve avere come riferimenti sia il buon Samaritano, sia i miracoli delle «moltiplicazioni dei pani», che insegnano ai cristiani l’efficacia della condivisione.
I candidati che hanno ricevuto l’istituzione – per la prima volta assoluta nella storia dell’arcidiocesi nella quale viene conferito questo ministero – sono 37 e provengono da diverse aree del territorio diocesano. Il loro ministero si svolgerà presso le parrocchie di Baggiovara, Bastiglia, Campogalliano, Cognento, Corlo, Fiorano, Ligorzano, Madonnina, Magreta, Maranello, Nonantola, Pavullo, Savignano, Serramazzoni, Torre Maina, Sant’Antonio in Cittadella, Gesù Redentore, Santa Caterina, San Francesco, l’unità pastorale San Giuseppe– San Biagio, il Policlinico di Modena e l’ospedale di Vignola.