Giovedì 31 dicembre sarà grande festa per tutta l’Arcidiocesi: a Nonantola, dove si trova la Concattedrale, si celebra la solennità del titolare, San Silvestro I Papa, le cui spoglie sono custodite nella Basilica abbaziale dal 756. Le reliquie originariamente poste nella confessio della Basilica romanica, nel 1444 furono traslate solennemente dall’Abate Gian Galeazzo Pepoli nel presbiterio della parte superiore, dove, su mandato dell’Abate commendatario cardinale Guido Ferreri, fu inaugurato nel 1580 il maestoso mausoleo di San Silvestro, eretto dietro l’altare maggiore per legato testamentario del conte Guido Pepoli. Nel 1913 il monumento fu scomposto durante i lavori di ripristino dell’impianto romanico della Basilica, diretti da don Ferdinando Manzini. Le reliquie furono raccolte in una modesta urna lignea con vetri, per essere conservate nella cappella del Seminario abbaziale. Nel 1991, su iniziativa di monsignor Francesco Gavioli, lo scultore nonantolano Paolo Sighinolfi realizzò la teca di bronzo e vetri posta nell’altar maggiore. Durante questo anno giubilare, la teca è stata esposta alla venerazione dei fedeli sull’altare laterale sinistro dell’aula superiore.
«San Silvestro nel 2020 chiude un anno che ha segnato profondamente il tessuto sociale, civile e affettivo della popolazione, segnato dalla pandemia e dalla recentissima alluvione del 6 dicembre causata dalla rottura dell’argine destro del Panaro. Sarà quindi un momento di particolare raccoglimento per affidare al Signore questo momento difficile – spiega il priore del Capitolo abbaziale, il canonico Alberto Zironi – . La partecipazione permetterà di ottenere l’indulgenza plenaria alle solite condizioni e l’appuntamento vedrà la partecipazione dell’Arcivescovo Abate Erio Castellucci, che presiederà la Messa solenne».
Le celebrazioni si svolgeranno nel presbiterio superiore della Basilica abbaziale (non riscaldato), iniziando alle 17 con i Secondi Vespri solenni capitolari presieduti dal priore del Capitolo, don Alberto Zironi, con la partecipazione dei canonici. Alle 17.30 avrà luogo la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo, con la presenza delle autorità. Durante la processione introitale, il priore del Capitolo recherà il braccio del santo Papa Silvestro – un reliquiario realizzato nel 1372 dall’orafo bolognese Giuliano da Bologna e custodito nel Museo benedettino e diocesano di Nonantola – col quale, all’inizio della celebrazione, l’Arcivescovo impartirà la benedizione su Nonantola e sull’intera Arcidiocesi. La presentazione dei doni sarà animata dai figuranti del «Palio dell’Abate», che intende rievocare l’antico popolo della Partecipanza agraria, in costume medievale.
Oltre alle offerte per il banchetto eucaristico, saranno donati all’Arcivescovo-abate anche i prodotti della terra della Partecipanza. «Questo dono ricorda una tradizione molto antica secondo la quale, il 31 dicembre di ciascun anno, il popolo della Partecipanza rendeva grazie all’abate per la concessione delle terre, il cui laudemio era fissato in un grasso vitello e in alcuni doppieri di cera nuova – commenta don Zironi – . L’ultima parte della celebrazione vedrà il canto del Te Deum, inno di ringraziamento che tutta l’Arcidiocesi riunita a Nonantola eleva come ringraziamento al Padre per i doni ricevuti durante l’anno».