Il 17 novembre alle 11 la pala del Guercino raffigurante la Madonna in trono con i santi Giovanni evangelista e Gregorio taumaturgo, considerata da molti il suo capolavoro, tornerà finalmente nella sua sede naturale, la chiesa di San Vincenzo, dopo le infinite traversie legate al furto, al grave danneggiamento subito e al parziale restauro che ne ha consentito un primo recupero quanto a bellezza e leggibilità. La data scelta dalla parrocchia di San Giuseppe – San Biagio per il rientro del capolavoro non è casuale. L’opera, infatti, giunse nella chiesa di San Vincenzo e fu offerta alla pubblica venerazione il 17 novembre del 1630, grazie alla volontà e alla generosità di Alfonso d’Este e del figlio Francesco I.
Anche in quella circostanza la data non fu determinata dalla semplice conclusione e disponibilità dell’opera, ma da una memoria liturgica poco nota nell’Occidente cristiano, la memoria di San Gregorio Taumaturgo, protagonista della scena rappresentata nella tela, assieme alla Vergine e a San Giovanni evangelista che regge una pergamena dove è riportato l’inizio del «Simbolo», ossia della professione di fede detta appunto «di San Gregorio». Fu lui a comporla dopo la visione notturna, rappresentata dal dipinto, in cui Maria Santissima e San Giovanni lo confermarono nella vera fede trinitaria: la consustanzialità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Sarà un giorno di grande festa per la nostra comunità, festa resa più solenne dall’eucaristia presieduta alle 11.15 da monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale, e preceduta da una breve presentazione del dipinto a cura del professor Emilio Negro, studioso del Guercino.
La giornata non sarà un evento isolato ma l’inizio della riapertura al pubblico della chiesa di San Vincenzo dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 14.30. A tutt’oggi la chiesa è visitabile solo la domenica mattina dalle 10 alle 12, in concomitanza con la Messa della comunità. Con un progetto reso possibile dal contributo di BPER Banca, per nove mesi, singoli o gruppi potranno accedere con ampie possibilità alla chiesa e gustare di nuovo la bellezza delle opere ivi contenute fra cui eccelle, senza dubbio, la pala del Guercino. Grazie al contributo della Fondazione di Modena, è stato poi possibile effettuare una manutenzione straordinaria alla cappella che ospiterà nuovamente il dipinto, nonché proteggerlo con un moderno ed efficiente sistema di allarme. A BPER Banca e alla Fondazione di Modena va la riconoscenza della chiesa locale di Modena–Nonantola per la sensibilità con cui hanno recepito l’appello a restituire la propria storica collocazione all’opera, ma anche l’opera ai fedeli e alla cittadinanza tutta.