Sarà un’apertura di anno pastorale diversa dal solito quella in programma sabato 19 settembre, alle 9.30, adattata alla «fase 3» dell’emergenza Covid anche a livello pastorale: le parrocchie seguiranno «da remoto» il Vescovo Erio Castellucci, che trasmetterà dalla sala multimediale allestita alla Città dei Ragazzi, collegandosi al sito www.chiesamodenanonantola.it o sul canale Youtube Arcidiocesi di Modena-Nonantola.
In un clima caratterizzato da incertezza dovuto alle note vicende inerenti il permanere della preoccupazione generale circa l’evolvere della pandemia, le nostre parrocchie si apprestano a riprendere l’attività pastorale nel rispetto delle norme vigenti. È noto che molte comunità parrocchiali e la stessa Arcidiocesi, durante l’emergenza Covid–19, hanno cercato di supplire alla mancanza di una formazione in presenza e alle limitazioni per le celebrazioni liturgiche con «nuovi contatti» attraverso le trasmissioni in streaming, fornendo materiali e spunti per la vita cristiana delle famiglie, dei giovani e dei ragazzi. E molti, in maniera lodevole, si sono fatti carico di questo nuovo «lavoro pastorale » per riempire un vuoto che si era venuto a creare, per reagire dando comunque testimonianza di una Chiesa che sa rendersi presente in forme nuove. Una situazione in cui, pur dovendo «accogliere » certe restrizioni, la nostra Chiesa, le nostre parrocchie, i sacerdoti e tanti operatori pastorali hanno dimostrato una nuova creatività, fornendo, nello stile del servizio, una dimostrazione di vicinanza e responsabilità verso tante categorie di persone sottoposte a difficoltà di vario genere.
Per sostenere la formazione a distanza nelle parrocchie e per seguire le iniziative diocesane, è partita dall’Arcidiocesi l’iniziativa di sostenere l’acquisto di grandi schermi, da collocare negli ambienti parrocchiali idonei, al fine di radunare persone che, attraverso trasmissioni coordinate da un punto di regia stabilito nella sala multimediale della Città dei Ragazzi, potranno partecipare ai momenti formativi che verranno promossi. Ciò non fa venire meno la consapevolezza che la formazione non può avvenire soltanto in questa modalità – una modalità che rimane di supporto e di supplenza – perché la formazione del cristiano avviene prima di tutto con la liturgia della Chiesa, fatta «in presenza» e con i rapporti «faccia a faccia», nella testimonianza della vita nuova. In altre parole, la formazione a distanza è importante, purché manteniamo la consapevolezza che essa non potrà mai sostituire la liturgia della Chiesa e la testimonianza dei cristiani, né prendere il posto di ciò che liturgia e testimonianza possono dare all’evangelizzazione.