Carissimi Giacomo, Simone e Federico, non ho una parola più bella da dirvi dell’invito che San Paolo rivolge oggi: “siate gioiosi, tendete alla perfezione”. Cioè salite verso Dio, ma senza pietre, con la leggerezza di chi ama. Voi avete sperimentato la discesa del Signore nella vostra vita, siete stati raggiunti da lui nella valle della vostra giovinezza, siete stati benedetti prima nel battesimo e poi nella chiamata al diaconato e al presbiterato. Il ministero che oggi ricevete non è una sorte, una predestinazione, è una benedizione per voi stessi e per coloro ai quali testimonierete la bellezza di tendere alla perfezione, cioè a Dio. A condizione però che “siate gioiosi”. Tendere alla perfezione, a Dio, senza la gioia diventa un peso: è come salire sul monte con le tavole di pietra in mano. Tendere alla perfezione nella gioia, invece, è esaltante: è come aprire la porta a un amico la cui visita illumina la giornata. Oggi non diventate custodi di una legge scritta su tavole di pietra, ma diventate testimoni gioiosi di un amore gioioso, che si vuole calare nei cuori umani. Sapete bene che il vostro ministero non sarà una passeggiata, perché spesso dovrete implorare il Signore, come Mosè, di ammorbidire la dura cervice umana: la vostra e quella dei fratelli. Dovrete, come quel grande profeta, stare dalla parte degli uomini, per implorare il perdono di Dio. Ma se lo farete come innamorati di Gesù, che si è messo per sempre dalla parte degli uomini, sarete comunque gioiosi. La gioia, quando è piantata nella profondità del cuore, non la possono certo sradicare le avversità, i peccati personali, la contrarietà e l’indifferenza di molti, le delusioni inevitabili della vita”.
In cattedrale ordinati tre giovani sacerdoti
Sabato 10 giugno, alle ore 20.30 in Cattedrale, sono stati ordinati presbiteri Giacomo Aprile, della parrocchia della Sacra Famiglia, Simone Cornia e Federico Ottani, cresciuti a Santa Teresa.
Dall’omelia di mons. Castellucci: “
Giacomo Aprile, 27 ani, cresciuto nella parrocchia della Sacra Famiglia, dopo il percorso in parrocchia e nella Pastorale scolastica, ha condiviso la ricerca con i Giovani in Cammino, il percorso vocazionale del Seminario. Ha prestato servizio a Spilamberto e a Fiorano, ha vissuto la condivisione in Africa e con le Case della Carità, completando poi gli studi a Gerusalemme
“Se la mia vita, già così ricca e bella – scrive Giacomo – in cui anche i momenti di lacrime ora brillano come perle in quel gioiello della nostra esistenza che il Signore non si stanca mai di cesellare, è stata cadenzata da questa promessa che forse sarei stato ancora più felice se mi fossi fidato di Lui, promessa che ancora sussiste e mi accompagnerà ogni giorno, c’è però un’unica certezza, che sono le parole che Dio stesso rivolge a ciascuno di noi attraverso il profeta Geremia: “Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele”; davanti a un amore così grande, non si può che rispondere: sì”.
Giacomo celebrerà la prima Messa domenica 11 giugno alle ore 11.30 nella chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia
Simone Cornia, 29 anni, è cresciuto all’ombra del campanile della parrocchia di Santa Teresa, in una famiglia che lo ha educato nella bellezza della fede. Gli anni dopo il diploma di ragioniere hanno segnato per lui la scoperta della fede come personale incontro con Gesù. La comunità parrocchiale, lo studio in Seminario, le esperienze a Montefiorino, Maranello, San Giovanni Bosco hanno completato la sua formazione.
“Di certo – racconta – non mi ritengo pronto o degno di poter ricevere l’ordinazione presbiterale e, anche se in questi giorni di preparazione l’emozione cresce, grande è la consapevolezza che è Dio a iniziare e a portare a compimento quest’opera. Lui chiama, Lui accompagna, Lui conduce alla meta. Anzi è Lui la meta! Per questo affido a Lui e all’intercessione di Maria “Vergine del sì” tutti i volti che riflettono la grazia che riceveremo il 10 giugno, da quelli più visibili, a quelli più nascosti: tutti sono tratti di quel Volto per il quale vale la pena di spendere la propria vita”.
Federico Ottani, 26 anni, nato nella parrocchia di San Benedetto e cresciuto a Santa Teresa, è entrato in seminario dopo la maturità linguistica e 8 mesi al Sermig di Torino. Anche lui negli anni della scuola, ha condiviso la ricerca con il gruppo dei Giovani in Cammino, e ha prestato servizio nelle parrocchie di Santa Teresa, San Felice e San Cesario.
“A pochi giorni dall’ordinazione – dice Federico – il sentimento più forte è di gratitudine al Signore per la sua fedeltà: Lui non si stanca mai di accompagnarci, di perdonarci, di farci ripartire… e in ogni istante fa qualcosa per noi, perché possiamo conoscere il suo amore: da parte nostra si tratta di scoprire cosa, per potergli poi corrispondere con tutta la nostra vita. Così, l’ordinazione presbiterale è semplicemente la risposta all’amore del Signore. E questo vale per chiunque: ciascuno può scoprire qual è la strada lungo la quale sperimenta maggiormente l’amore di Dio e lungo la quale dunque potrà meglio rispondergli.
Simone e Federico celebreranno insieme la prima Messa domenica 11 giugno alle 11.15 a Santa Teresa.
Conosciamo già anche le destinazioni dei giovani sacerdoti: don Giacomo Aprile sarà vice parroco alla Madonnina e vice assistente Agesci LC; don Simone Cornia sarà collaboratore nella parrocchia di San Giovanni Bosco, vice direttore della Città dei Ragazzi e vice direttore della Pastorale giovanile diocesana. Don Federico Ottani sarà vice parroco a San Faustino e vice assistente Agesci Reparto. A tutti e tre gli auguri dell’intera comunità diocesana.