Eccoci alla seconda puntata di Granelli di Fraternità – Testimonianze per crescere con la Fratelli Tutti, il titolo del ciclo di trasmissioni del Centro Missionario Diocesano su YouTube per continuare a riflettere sulla Fratelli Tutti.
Dopo i due incontri di dicembre con il Vescovo Erio Castellucci e con p. Gigi Maccalli e la prima puntata di Granelli di fraternità, continuiamo ad incontrare i testimoni che hanno risposto alla domanda: “cosa significa essere fratello o sorella con tutti?”
Anche questo secondo video sarà trasmesso in prima visione lunedì 15 febbraio sul canale YouTube e sulla pagina Facebook del Centro Missionario Diocesano ma rimarranno visibili anche nei giorni successivi.
L’idea di questi video nasce dal desiderio di rendere più concreto e vicino quanto espresso nelle pagine della Fratelli tutti, così dense di contenuti e di speranza. Il format non cambia: nel video si intrecceranno brani estrapolati dalla Fratelli Tutti, testimonianze di persone la cui vita è un esempio concreto di cosa voglia dire essere davvero fratelli e sorelle con tutti, poesie, canzoni e testi.
Il simbolo di Granelli di Fraternità è l’icona dell’autrice Ana Graça, suora italiana presso la comunità di Itapuà- Salvador Bahia (Brasile). Il soggetto è una rielaborazione della Trinità di Rublev; alla sua mensa suor Ana lascia un posto per tutti, tutti possono sentirsi accolti: da una coppia di sposi con i loro figli ad una donna sola con i suoi bambini fino ad una prostituta anch’essa con un neonato in grembo. Ciascuno condivide con gli altri il proprio dono, dando vita a questo banchetto.
Questo è la sintesi estrema del messaggio che Papa Francesco cerca di infondere a tutti gli uomini di buona volontà; un sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole. Papa Francesco ci esorta dunque a riconoscere Cristo stesso in ogni fratello abbandonato o escluso. “La nostra fede ci permette di riconoscere l’altro, perché chi crede può arrivare a riconoscere che Dio ama ogni essere umano con un amore infinito e che gli conferisce con ciò una dignità infinità” (Fratelli Tutti, n.85).