Giovani, Vangelo e lavoro: il progetto Policoro

 
Cosa desiderano i nostri ragazzi? Da qui é partita la riflessione lo scorso martedì al primo incontro sul tema Giovani, vangelo e lavoro promossa dal Progetto Policoro della diocesi di Modena. Cosa desiderano, perché é il desiderio che guida la nostra vita. Suor Damiana ci ha accompagnato in una intensa riflessione sull’educare i giovani alle Vere domande e il suo intervento é partito dalla differenze che intercorrono tra bisogno e desiderio. Le domande di senso nascono dal desiderio, da quello che più profondamente vorremmo dalle nostre vite. Ma come possiamo noi suscitare questo movimento spirituale nei giovani in un momento in cui sembra che non ci sia nulla a cui tendere? Forse sarebbe ora di riportare i desideri nostri e dei nostri ragazzi alla fonte di quella pienezza che é Cristo. Accompagnamo i nostri ragazzi ad uscire da quelli che sono i loro egoismi verso una visione di dono che é la vita, standogli accanto e sostenendoli, ma anche dandogli spunti di senso per il loro futuro. L’educatore buono che imita Gesù é quindi capace di stare nella relazione che libera dal bisogno e lancia verso i desideri.
Ma concretamente come fare questo nell’ottica della vocazione al lavoro? Don Giuliano Gazzetti é partito proprio da questo, dal grande fraintendimento che nasce dal pensare che il concreto e lo spirituale siano separati su due binari che non si incontrano e non devono incontrarsi. Ma se per spirituale intendiamo tutto ciò che ci porta a ricordare, comunicare e orientarci verso Dio allora tutta la nostra vita redenta e salvata potrà essere a Lui offerta nella comunione piena di tutto ciò che esiste. Se solo pensiamo che l’esperienza dell’Eucarestia, culmine della nostra vita spirituale, avviene attraverso il pane e il vino che nell’offertorio assieme alle nostre sofferenze e gioie si incarnano nella presenza del Cristo, allora capiamo che Dio ha già abbattuto il muro tra spirituale e profano.
Il lavoro é quindi un offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, é una chiamata ad offrire se stessi, ad offrire il proprio corpo di risorti in Cristo. Questo comporta l’aspetto pasquale della vocazione, il morire per compiere in noi ciò che manca alla passione di Cristo che nell’attesa della Gerusalemme Celeste, ci chiama alla comunione con il creato che soffre aspettando la salvezza per tutti e per tutto.
Il lavoro é quindi una grande chiamata e strumento di evangelizzazione verso la redenzione di tutti, ed é a questo che vogliamo accompagnare i nostri giovani.
Il secondo incontro si è svolto martedì 15 maggio; ultimo appuntamento martedì 22 maggio.
 

 

 
 
Giovani, Vangelo e Lavoro – Percorsi vocazionali come concreta risposta ai problemi sul tema del lavoro
 
Martedì 8 maggio: ‘Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini’ (Mt 4:19) – La vocazione verso una vita piena; suor Damiana Turuani, Caritas Diocesana: ‘Suscitare nei giovani le Vere domande’; don Giuliano Gazzetti, Direttore Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro: ‘La vocazione al lavoro’
 
Martedì 15 maggio: “E gli si aprirono gli orecchi” (Mc 7:35) – Uno sguardo alla situazione del nostro territorio. Intervento a cura di tecnici dei Servizi Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro della Provincia di Modena: “Istruzione, formazione e lavoro – analisi dei dati sulla popolazione giovane della provincia di Modena”; Daniele Vecchi, coordinatore Centro di Ascolto della Caritas Diocesana: Povertà e giovani a Modena
 
Martedì 22 maggio: ‘Domandò loro – che cercate? ” (Gv 1:38) – Cosa concretamente offre il nostro territorio ai giovani. Intervento a cura di tecnici dei Servizi Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro della Provincia di Modena: ‘Orientamento scolastico, alla formazione e al lavoro’. Massimo Cavazzuti, Vicedirettore Città dei Ragazzi A.E.C.A. ‘La formazione professionale in provincia di Modena’.
 
Gli incontri sono aperti a tutti coloro che operano con i giovani e si terranno al Centro Famiglia di Nazareth, via Formigina 319, Modena Dalle ore 20.30 alle ore 22.30