«Papa Francesco ci esorta a partire, a iniziare questo cammino che coinvolgerà la Chiesa mondiale senza preoccuparci di dove arriveremo. Lo Spirito Santo saprà guidarci e traccerà la strada».
Francesca Cintori e Lorenzo Cuoghi, nominati dal Vescovo Erio Castellucci referenti diocesani del cammino sinodale, tracciano le linee guida di quella che sarà la strada da percorrere nei prossimi anni. Partendo dal principio, l’inizio del percorso, che ha avuto un’anteprima con l’incontro «I gruppi sinodali sulle tracce del Vangelo» organizzato mercoledì scorso nella parrocchia della Sacra Famiglia. In settimana i referenti diocesani hanno fornito a sacerdoti, diaconi, consacrati e consacrate, operatori pastorali e uffici diocesani le informazioni per iniziare a camminare insieme, con la creazione dei gruppi sinodali: è stata attivata la casella di posta elettronica camminosinodalemodena@gmail.com e al link https://forms.gle/beEjLzLJLVMUgsrc8 è disponibile il modulo da compilare con un resoconto di quanto emerso negli incontri dei gruppi attivati. Sarà predisposta anche una sezione dedicata sul sito www.chiesamodenanonantola.it.
«Il Sinodo – spiegano – si articolerà in 3 fasi: ascolto, discernimento e orientamento. I primi due anni sono dedicati ad ascoltare, in forma di narrazione, i racconti che l’altro vuole donarci. Un ascolto che accoglie, non giudica, non cade nella dialettica del contraddittorio, avendo come faro la parola di Gesù e facendosi eco delle Sue parole. La Chiesa ci chiede di farlo nella forma dei gruppi sinodali: in parte sfruttando quelli che già ci sono nelle diverse realtà parrocchiali e diocesane (i gruppi degli operatori pastorali come catechisti, consiglio pastorale e ministri dell’eucarestia, per citarne alcuni) e in parte cercando di avvicinare i cosiddetti “lontani”, gli indifferenti, per dare voce a chi di solito non ce l’ha. I gruppi sinodali possono svolgersi in qualsiasi luogo e abbracciare le più diverse realtà: lavoro, associazioni, famiglie, parrocchie. La domanda fondamentale sulla quale intende riflettere il Sinodo universale è: come si realizza oggi, a diversi livelli, quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata; e quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale? I gruppi sinodali sono quindi invitati a vivere questo periodo di vero ascolto tra le persone vicine e lontane, seguendo la Parola e le linee guida proposte dal Sinodo intorno ai seguenti temi che discendono dalla domanda fondamentale: compagni di viaggio, ascolto, parlare chiaro, celebrazione, condividere la responsabilità della nostra missione comune, il dialogo nella chiesa e nella società, ecumenismo, autorità e partecipazione, discernere e decidere, formarci nella sinodalità».
Francesca e Lorenzo avranno poi il compito di elaborare una sintesi di quanto emerso sul territorio diocesano, che inoltreranno alla Cei.
Francesca Cintori ha 30 anni, è sposata da un anno e lavora in una associazione di categoria nell’ambito della consulenza del lavoro. È nata e cresciuta a Pavullo e da sempre presta servizio nella parrocchia di San Bartolomeo in diversi ambiti: ha fatto la catechista e l’educatrice, è nel consiglio pastorale parrocchiale, contribuisce all’animazione liturgica in particolar modo nel coro dei giovani, ha svolto attività di animazione caritativa come i progetti di integrazione e accoglienza con i profughi del territorio e l’organizzazione del Festival delle Povertà per il 30° anniversario della Caritas pavullese e fa parte del progetto «Giovani grandi», che condivide esperienze di fede, testimonianza e carità.
Lorenzo Cuoghi ha 27 anni ed è cresciuto a Modena, nella parrocchia dello Spirito Santo. Ha prestato servizio presso la Pastorale Giovanile diocesana per tre anni, in supporto alle tante attività come i «Martedì del Vescovo» e i ritiri di preghiera; questa esperienza gli ha permesso di conoscere moltissime realtà diocesane, dalla Bassa alla montagna. Dopo essersi sposato nel 2019 si è trasferito a Sozzigalli, dove ha partecipato alla vita parrocchiale come catechista. Di recente si è trasferito nuovamente a Modena e ora frequenta la Sacra Famiglia.