«Torneremo a vedere la primavera»: questo l’auspicio del vescovo Erio Castellucci nella Lettera alla città scritta in occasione della solennità di San Geminiano 2022. Un auspicio, quello contenuto nel messaggio di monsignor Castellucci, che risuona con forza a più di venti giorni dall’inizio della guerra nel cuore dell’Europa. Quest’ultima ha fatto palesare l’interconnessione che lega i destini della nostra casa comune. Lo possiamo notare nel volto delle persone ucraine che arrivano a Modena ogni giorno, così come nell’incontro con le famiglie che partecipano nei nostri progetti.
Lo possiamo notare anche nell’impatto che gli eventi incorso hanno sulle nostre realtà. Caritas diocesana è consapevole che, in questi tempi difficili, la primavera va cercata, conquistata, costruita insieme. Tale impegno richiede l’allestimento di contesti di prossimità, dove le istituzioni agiscono in prossimità delle persone destinatarie del progetto e dove queste ultime prendano parte alla vita della comunità, venendo riconosciute come soggetti attivi.
Questa è la finalità di «Educarci alla comunità», progetto finanziato dal bando «Personae 2021-Sfida welfare inclusivo» della Fondazione di Modena che ha l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di sostegno alimentare insieme alle Caritas parrocchiali. Un accompagnamento orientato dall’Ausl, che ha contribuito attraverso la costruzione di un paniere alimentare e l’allestimento di momenti formativi rivolti a operatori e volontari delle Caritas parrocchiali. Allo stesso tempo, l’aiuto alimentare può allestire esperienze di reciprocità e di gratuità insieme ai destinatari del progetto, di integrazione fra le istituzioni pubbliche e il “privato sociale”. In questo caso, Caritas diocesana, Ausl e i Servizi sociali del Comune di Modena coordineranno i propri sforzi per monitorare le azioni proposte e per una conoscenza condivisa dei problemi sociali. «Educarci alla comunità», dunque, ha la finalità di costruire un ecosistema della solidarietà sociale. Ecosistema fondamentale in quanto, come affermato da papa Francesco, «pace, giustizia e salvaguardia del creato sono tre questioni del tutto connesse, che non si potranno separare in modo da essere trattate singolarmente, a pena di ricadere nuovamente nel riduzionismo». Il progetto «Educarci alla comunità» verrà presentato lunedì 21 marzo, con un momento inaugurale aperto a tutti che avrà inizio alle 15 per poi concludersi alle 18. L’evento, intitolato «Festa di primavera», si terrà presso il magazzino alimentare diocesano, che ha sede nei locali della parrocchia di Santa Rita.
Quest’ultimo è stato adibito e messo a norma per il deposito, lo stoccaggio e la conservazione di alimenti. La «Festa di primavera» non sarà, pertanto, un evento fine a se stesso, bensì l’avvio di un processo dove le persone coinvolte sono invitate a co-costruire stili di vita e di consumo replicabili nel tempo. Nei mesi precedenti, il magazzino diocesano è stato sede di esperienze di volontariato e momenti di formazione che hanno coinvolto operatori, volontari e persone fragili incontrate da Caritas diocesana. Durante l’evento verranno realizzate alcune proposte laboratoriali, dove sarà possibile vivere esperienze di socializzazione e nuovi stili alimentari che racconteranno in maniera interattiva il senso del progetto stesso.