L’8 settembre i cattolici modenesi volgono lo sguardo alla Basilica di Fiorano, santuario diocesano, ove da quasi quattro secoli si svolge la festa in onore della Beata Vergine del Castello. Si sperava fosse l’anno della ripartenza e di una ritrovata serenità e invece, come spiega il parroco don Antonio Lumare: «Mai avrei pensato di preparare la festa della Natività di Maria, per l’anno 2022, con la guerra in Ucraina e l’invasione della Russia, la caduta del governo, i disastri ambientali e il cambiamento climatico, l’aumento speculativo dei prezzi e dell’inflazione iniziato ben prima della guerra. La situazione ci appare più grave dell’anno scorso. Di fronte a questo scenario, la festa della Natività della Beata Vergine Maria allarga il nostro orizzonte; porta il nostro sguardo alle cose eterne. Ci ricorda che Dio ha tanto amato il mondo da donare il suo figlio, perché la nascita di Maria, per noi, è festa in quanto ordinata all’incarnazione del Verbo. Così il Signore risveglia in noi, che troppe volte ci appiattiamo sulle cose del tempo che viviamo, il desiderio delle cose grandi». Dalla prima festa dell’8 settembre, che i documenti fanno risalire al 1639, sono cambiati i tempi e i modi, eppure il santuario continua ad essere un rifugio di conforto, di silenzio, di speranza, con al centro quell’Immagine, quella (Ma)donna, il suo bambino e il soldatino, che siamo noi, capace di dare risposta alla domanda di Dio che alberga in ogni uomo.
Le celebrazioni iniziano la sera precedente, il 7 settembre, con i Vespri solenni, l’incoronazione dell’Immagine miracolosa e la celebrazione della Messa.L’8 settembre il santuario apre quando è ancora notte, alle 4.30 per accogliere i tanti fioranesi che partecipano alla Messa delle 5, nella quale confermano l’impegno, assegnato loro dal vescovo e dal duca di Modena nel 1631, di curare per la diocesi il santuario e accogliere i pellegrini. Alle 6 la Messa è per il vicariato della Pedemontana Ovest; quella delle 7 è per le parrocchie di Sassuolo. Messe vengono celebrate alle 8, alle 9. Alle 10, oltre alla Messa in santuarione viene celebrata una anche nella parrocchiale. L’ultima Messa del mattino è alle 11. Alle 17.30 la Messa è celebrata dall’arcivescovo monsignor Erio Castellucci; seguita dalla processione. Per tutta la giornata sono disponibili sacerdoti per le confessioni ed è possibile ottenere l’Indulgenza Plenaria, con Confessione, Comunione sacramentale, recita Pater Ave e Gloria secondo le intenzioni del Papa e del Credo. L’accesso al piazzale del Santuario è interdetto al traffico; per chi ne ha la necessità sono disponibili navette dal centro di Fiorano. Nel Salone del Pellegrino è organizzata una grande pesca di beneficenza e si conclude la libera sottoscrizione a premi; sempre sul colle sono in funzione un punto ristoro e, alla sera, uno stand gastronomico. La festa si conclude alle 23.30 con lo spettacolo di fuochi artificiali.