Venerdì 21 maggio, alle 20.30, presso la chiesa di San Giuseppe-Tempio, sarà celebrata la Veglia Ecumenica «Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto» (Gv 15, 5-9).
Questo è il passo del Vangelo di Giovanni che aveva accompagnato la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in calendario dal 18 al 25 gennaio. La Veglia, a causa delle limitazioni legate alla pandemia, era stata rimandata ad una data in prossimità della domenica di Pentecoste. Venerdì, dunque, si svolgerà la celebrazione alla presenza del Vescovo Erio Castellucci, dei parroci ortodossi Giorgio Arletti e Constantin Totolici e della pastora valdese, Giuseppina Bagnato.
Nei prossimi giorni sono in programma anche due incontri per riflettere sul dialogo islamo-cristiano, proposti dalla sotto-commissione per il dialogo con l’islam della Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna.
Giovedì 20 maggio, dalle 21 alle 22.15: «Dialogo intorno alla pandemia» al link: https://chiesacattolica.webex.com/chiesacattolica/j.php?MTID=mfe2755780346d4d47fa7414caad09b77.
Ignazio de Francesco, monaco della Piccola Famiglia dell’Annunziata e grande conoscitore della tradizione islamica, dialogherà con Yassine Lafram, presidente nazionale Ucoii, una delle maggiori sigle dell’islam italiano. Nella pandemia anche le comunità religiose hanno vissuto grandi sofferenze: l’impossibilità di accompagnare i malati nella loro solitudine spirituale, la desolazione di esequie solitarie, seguite, per i musulmani, dalla frequente assenza di sepolture attente alle esigenze della loro fede religiosa.
La settimana dopo, mercoledì 26 maggio, sempre dalle 21 alle 22.15, il dialogo toccherà un altro tema cardine, quello delle coppie “miste”: quando l’amicizia interreligiosa diventa progetto di vita e matrimonio, al link: https://chiesacattolica.webex.com/chiesacattolica/j.php?MTID=m4079d77eccaf4409d705a91fba8323d9.
Matrimonio canonico e matrimonio musulmano: si potrebbe forse parlare di radicale inconciliabilità. Ma che fare quando a conciliarsi, fino a sposarsi, sono persone “in carne e ossa”? Che ruolo possono avere le comunità religiose di fronte ad una scelta matrimoniale che scommetta sul successo di un tale progetto?
Guiderà nella riflessione Barbara Ghiringhelli, coordinatrice del Tavolo di studio sull’Islam dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Cei. Per entrambi gli incontri, la chat permetterà uno spazio domande.
Tutti sono invitati, per crescere nella consapevolezza della centralità di una sempre miglior conoscenza di una tradizione religiosa ormai “italiana”. Conoscenza che diventa via del dialogo e, dunque, anche via della Chiesa e dei suoi fedeli.