È scomparso il 28 marzo, nella Domenica delle Palme, don Remo Gulinelli.
Aveva 92 anni e 17 di questi li aveva trascorsi in missione in Nigeria e Camerun, prima di ricoprire l’incarico di direttore del Centro missionario diocesano e dell’Ufficio missionario diocesano per le Pontificie opere missionarie per oltre 30 anni.
Lo ricordano nella preghiera l’Arcivescovo Erio Castellucci e il presbiterio diocesano, unitamente ai familiari, alla comunità del Seminario Metropolitano e agli operatori della Curia diocesana.
Nato il 7 ottobre 1928 a Massa Finalese, don Remo Gulinelli nel 1940 passò dal Seminario di Finale a quello di Nonantola e, dal 1944 al 1951, fu alunno del Seminario Metropolitano di Modena. Ordinato presbitero il 24 giugno 1951, iniziò il suo ministero come cappellano a San Vito. Nel 1953 si trasferì a Roma, dove ottenne la licenza in Telologia dogmatica al Pontificio Istituto Angelicum e, nel 1955, la licenza in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico, dove fu compagno di studi del futuro cardinale Carlo Maria Martini. Nell’anno scolastico 1956-57 frequentò l’École Biblique di Gerusalemme e, il 1° ottobre 1957, tornò a Modena per insegnare nel Seminario Metropolitano.
Fino al 1962 fu anche assistente degli scout e insegnante di religione al liceo classico Muratori, prima di partire come missionario per l’Africa: svolse il suo apostolato nella Nigeria orientale e in Camerun per 17 anni, fino al 1979.
Al rientro in diocesi, fu assistente Agesci e insegnante nella scuola teologica per laici.
Nel 1986 fu nominato direttore del Centro missionario diocesano e dell’Ufficio missionario diocesano per le Pontificie opere missionarie, incarico ricoperto fino al 2019.
Negli ultimi dieci anni, dal novembre 2010, è stato penitenziere in Duomo.
La camera ardente è allestita presso il Policlinico di Modena.
Oggi, lunedì 29 marzo, sarà recitato il Santo Rosario alle 18.30 nel Duomo di Modena.
Le esequie avranno luogo martedì 30 marzo, alle 14.30, sempre in Duomo a Modena.