Seicento giorni: il tempo dell’attesa e della speranza. Sono previsti seicento giorni di lavori – verosimilmente un paio d’anni – per far rinascere il Duomo di Finale Emilia, ferito dal terremoto del 20 maggio 2012: il lungo e complesso iter della progettazione e della gara d’appalto è arrivato al traguardo, e sono state individuate le imprese che dovranno prendersi cura dell’antica chiesa parrocchiale (intitolata ai Santi Filippo e Giacomo) per riportarla alla sua elegante bellezza. Fra i 15 operatori partecipanti, è stato selezionato il raggruppamento capeggiato dalla Lares di Venezia, con Alchimia Restauri di Cavezzo e la mantovana Martini & Martini. “Siamo pronti a stipulare il contratto. La ditta si è resa disponibile a iniziare al più presto e credo che già nel mese di marzo si potranno già vedere le operazioni di accantieramento” spiega l’ingegner Giuseppe Iadarola, responsabile unico del procedimento.
«È una notizia che aspettavamo da tempo», dice don Daniele Bernabei, parroco di Finale, interpretando lo stato d’animo dei finalesi che, davanti alDuomo ancora chiuso e ‘ingabbiato’ nei ponteggi dell’emergenza, provano un senso di desolazione. Qualche giorno fa, nella sala consiliare del Comune di Finale, l’Ufficio Ricostruzione dell’Arcidiocesi (guidato dal geometra Mario Guglielmo Ferrari, con l’ingegner Federico Benatti), tecnici e progettisti hanno illustrato i lavori che stanno per partire. Nel piano della Regione per la ricostruzione, sono stati stanziati 4 milioni e 730mila euro per il Duomo finalese, e in questa somma sono ovviamente incluse le opere di ripristino, per 3 milioni e 679mila euro, oltre alle spese tecniche e all’Iva. “Nel territorio dell’arcidiocesi, Finale ha il maggior numero di chiese danneggiate dal terremoto” ha ricordato il geometra Ferrari. Oltre al Duomo, sono sei gli interventi previsti nel piano opere pubbliche e seguiti dalla Curia.
Per la chiesa di San Francesco di Paola (del Cimitero) l’importo disponibile è di due milioni di euro: il progetto esecutivo è in corso di autorizzazione. Un milione di euro è destinato alla chiesa di Sant’Agostino (o del Seminario), che è stata riaperta in sicurezza pochi mesi dopo il sisma, ma dovrà essere sottoposta a ulteriori interventi di restauro: il progetto preliminare è in corso di approvazione. Un milione e mezzo è l’importo attribuito alla chiesa di San Francesco d’Assisi, e il progetto esecutivo è in corso di approvazione, così come quello per la chiesa parrocchiale di San Geminiano a Massa Finalese (3 milioni di euro).
Per la chiesa della Visitazione di Reno Finalese è stato autorizzato uno stanziamento di un milione e 900mila euro: è vicina l’aggiudicazione dei lavori che dovrebbero iniziare entro alcuni mesi. Parte il cantiere anche alla chiesa di Santa Maria delle Grazie di Canaletto (150mila euro). Altri interventi su storiche chiese di Finale (Rosario, Buona Morte e Annunciata) sono seguiti dal Segretariato Regionale del Ministero per i Beni culturali.