È il carcere l’unica pena possibile?
Questo l’interrogativo che animerà il convegno «Pena-città-comunità» organizzato dalla Consulta diocesana delle opere caritative. Un confronto al quale parteciperanno l’Arcivescovo Erio Castellucci, la direttrice del carcere di Modena Anna Albano e Padre Marcello Matté, cappellano del carcere di Bologna.
Testimonianze, tutte, che mirano a raccontare la trama di relazioni, vissuti ed esperienze che intrecciano la vita nel carcere a quella della comunità. Quest’ultima chiamata ad essere aperta, a interrogarsi sull’enigma del reato anziché cercare di rimuovere quest’ultimo come altro da sé. Alla comunità appartengono sia l’autore che le vittime di reato, entrambi riconosciuti come parte integrante della città, come persone titolari di un’inalienabile dignità.
Il convegno si terrà martedì 10 maggio, alle 21, presso la parrocchia di Gesù Redentore in viale Leonardo da Vinci 270. Il convegno «Pena-città-comunità » si pone in continuità con l’itinerario di giustizia riparativa voluto dall’Arcivescovo Castellucci, il quale lo scorso 17 aprile, in occasione della domenica di Pasqua, ha firmato una convenzione che mira ad offrire «opportunità di recupero sociale ai detenuti, nell’ottica di una giustizia riparativa che punitiva». Come già riportato in queste pagine, l’accordo è stato siglato poco prima della celebrazione di Pasqua presso la Casa circondariale Sant’Anna.
Il convegno di martedì 10 maggio sarà pertanto un’opportunità affinché queste riflessioni divengano patrimonio condiviso della comunità tutta.