Terminati i lavori, il Duomo è ora libero dai ponteggi e pronto ad ospitare nuovamente la celebrazione più sentita dalla comunità modenese. La città fa festa col patrono Geminiano e in Cattedrale l’appuntamento verrà sottolineato non solo da un ricco programma di celebrazioni eucaristiche tra mercoledì 30 e giovedì 31 gennaio, ma anche da alcuni eventi che renderanno ancora più significativa la solennità dedicata al Santo.
L’anteprima sarà lunedì 28 gennaio alle 21 quando in Cattedrale saranno presentati i lavori di consolidamento del Duomo. Alla serata interverranno l’arcivescovo don Erio Castellucci, l’architetto Elena Silvestri, progettista architettonico e direttore dei lavori architettonici, e l’ingegner Giorgio Piacentini, responsabile unico del procedimento. Saranno presenti all’incontro anche l’architetto Alberto Desco e la Schola Polifonica del Duomo, diretta dal maestro Bononcini. Nel corso della serata i tecnici illustreranno gli interventi fatti durante i 14 mesi di lavoro, in particolare le riparazioni delle lesioni alle murature e il rafforzamento degli elementi più vulnerabili sotto azione sismica, come le volte in muratura, oltre agli interventi che hanno interessato le coperture e i torrini della facciata.
Da mercoledì 30 gennaio via alle celebrazioni, con sei vescovi coinvolti nelle due giornate. Alle 17.15 spazio alla celebrazione dei Primi Vespri Pontificali presieduti dal vescovo Castellucci, con la partecipazione del Capitolo Metropolitano e dei presbiteri e diaconi del vicariato cittadino, alle 18 ci sarà la Messa della vigilia presieduta da monsignor Giacomo Morandi, segretario della Congregazione per la dottrina della fede e alle 21 la veglia di preghiera con ufficio delle letture guidata dal pastore di Modena–Nonantola.
Ricco il programma di celebrazioni di giovedì 31 gennaio, solennità di San Geminiano. Alle 7 ci sarà la prima messa, presieduta dal vicario generale don Giuliano Gazzetti, alle 8 la liturgia sarà officiata dal vescovo di Parma Enrico Solmi e alle 9 dal vescovo emerito di Forlì–Bertinoro Lino Pizzi. La Messa Pontificale sarà alle 11, presieduta dall’arcivescovo don Erio Castellucci e concelebrata da altri vescovi, vicari episcopali, dal Capitolo Metropolitano e altri sacerdoti, preceduta dalla benedizione con la reliquia del braccio di san Geminiano alla città e all’arcidiocesi. Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17, ci sarà la venerazione della reliquia del braccio del santo patrono, prima dei Secondi Vespri Pontificali presieduti da Castellucci e alle 18 la Messa celebrata dal vescovo emerito di Ravenna–Cervia Giuseppe Verucchi, l’ultima della giornata dedicata al Santo.
Nei giorni 30 e 31 gennaio, vigilia e solennità di San Geminiano, visitando la Cattedrale è possibile ricevere l’indulgenza plenaria alle solite condizioni, ovvero essere completamente distaccati dal peccato, confessare i peccati, ricevere l’Eucarestia e pregare secondo le intenzioni del Papa.
I festeggiamenti dedicati al patrono proseguiranno con l’appuntamento di sabato 2 febbraio, quando alle 21 la Cattedrale farà da cornice al tradizionale concerto di San Geminiano, offerto dalla Cappella Musicale del Duomo, che vedrà coinvolti oltre 200 coristi dell’associazione Scholae Cantorum dell’arcidiocesi di Modena–Nonantola, il mezzosoprano Francesca Provvisionato, il baritono Marco Bernabei, il Quintetto di ottoni e timpani del Duomo con il maestro Daniele Bononcini all’organo, sotto la direzione del maestro Luca Colombini.
Verranno eseguite musiche di Mozart, Perosi, Pancaldi e Colombini, autore di «Locus iste, clare Geminane», opera inedita composta per l’evento. Il concerto, ad ingresso libero e gratuito, sarà l’occasione per ricordare la figura dell’arcivescovo Antonio Lanfranchi, a quattro anni dalla sua salita al cielo.