Giugno è un mese di anniversari per tanti sacerdoti modenesi. Lo scorso mercoledì 20 giugno a Riccò circa 150 persone hanno affollato la piccola chiesa della frazione di Serramazzoni per i 65 anni di sacerdozio di don Franco Mislei, 60 dei quali trascorsi come parroco di Monfestino e 50 alla guida della comunità di Riccò. “Il nostro è un augurio semplice, ma di affetto profondo – hanno sottolineato i parrocchiani nei loro messaggi, con ringraziamento – a Dio per averci dato don Franco e a lui per essere rimasto”. Il sindaco di Serramazzoni Claudio Bartolacelli ha dichiarato: “Don Franco ha portato anche importanti frutti nel sociale tra le comunità a lui affidate. L’amministrazione di Serra è qui per dirgli che sarà al suo fianco per sostenere la sua opera a vantaggio delle frazioni”.
Restando in Appennino, anche Fiumalbo ha festeggiato il suo parroco, don Luciano Benassi, nella Messa prefestiva dello scorso sabato 23 giugno, più partecipata del solito. Erano infatti presenti nella chiesa parrocchiale il sindaco Mirto Campi e altri rappresentanti del Comune, i membri delle confraternite dei Rossi e dei Bianchi, le consorelle dell’Addolorata e le bambine de «le figlie di Maria», i bambini e i ragazzi del catechismo, il coro al completo e tanti altri parrocchiani, tutti uniti per festeggiare insieme a lui l’anniversario dei suoi quarant’anni di sacerdozio, venti dei quali trascorsi proprio nella parrocchia di San Bartolomeo Apostolo. Il parroco ha ringraziato più volte i fedeli per la gradita sorpresa, esordendo con un “Questa volta siete stati un po’ birichini!” e raccontando della sua ordinazione nel giorno di San Giovanni Battista, in un momento di cui la Chiesa di Modena non stava vivendo il massimo del suo splendore e facendo anche alcuni accenni alla vita del Santo. Nel corso del rito don Benassi si è commosso a più riprese: alla lettura delle preghiere da parte dei bambini del catechismo, ai canti gregoriani intonati dal coro, alla vista del libretto appositamente preparato per il suo anniversario di sacerdozio. Al termine della celebrazione non potevano mancare le foto di rito davanti all’altare e un piccolo rinfresco allestito davanti alla canonica, per terminare la festa in un momento di serena e sincera convivialità paesana.
Lo stesso giorno, nella parrocchia di Brodano, un altro sacerdote è stato festeggiato dalla sua comunità. Si tratta di don Fabrizio Martelli, che ha onorato i suoi 50 anni di sacerdozio concelebrando la Messa insieme al vescovo Erio Castellucci: “Non possiamo non ringraziare il Signore per averci donato questo pastore in un momento molto difficile per la parrocchia. – ha detto un parrocchiano di Brodano – Il suo esempio di umiltà, la sua vita sobria e generosa, hanno fatto sì che lasciasse un segno in ogni comunità che ha guidato” Le parrocchie presso le quali don Martelli ha svolto il ministero sono state tante: Maserno, Iola, Castelluccio, Montespecchio e successivamente Palagano e Boccasuolo poi Campiglio–Pratomaggiore, Formica–Garofalo e Brodano. Non tutti sanno però che proviene da un’altra diocesi, Cremona, dove ha operato nei suoi primi 19 anni di sacerdozio e che, come dice lui scherzosamente, qui a Modena è “in prestito”.
Grande gioia anche a Santa Caterina per don Sergio Mantovani, che lo scorso 21 giugno ha festeggiato il 65° anniversario di sacerdozio. E lui, con la giovinezza dei suoi 91 anni, non ha nascosto la commozione per questa ricorrenza tanto importante, come fondamentale nella sua vita è sempre stato il suo essere appassionatamente sacerdote, a servizio del Signore e dei fratelli. Particolarmente gradita al suo fianco all’altare è stata la presenza di don Andrea Garuti, attuale parroco, ma anche quella spirituale di don Luca Balugani. Don Mantovani li ha ricordati spesso nella Messa, con sincero affetto, unendoli al suo ringraziamento per il dono del sacerdozio ministeriale. Fedeli al fianco di don Sergio anche i suoi due preziosi diaconi, Guido e Maurizio, insieme ai ministri. Al termine della Messa sono arrivati i toccanti auguri del vescovo Castellucci, che hanno strappato all’assemblea un sincero applauso di condivisione: “Carissimo don Sergio, il vescovo Santo Quadri, come si legge nel volume di Cesare De Agostini sulla sua vita, disse un giorno che la sua attività pastorale è “accentuatamente umana”. Mi è sembrata una definizione originale e azzeccata del suo ministero. Da quando, tre anni fa, l’ho conosciuta e mi regalò subito un portachiavi del Cavallino, ho apprezzato questa intensa umanità evangelica. Tutti sono riconoscenti al Signore e a lei per averla coltivata in modo così bello e accogliente. Grazie, carissimo don Sergio, per questi suoi primi 65 anni di ministero. E grazie per i prossimi, che forse saranno meno di 65, ma non saranno meno intensi e ricchi”. Prima della benedizione anche il parroco di Santa Caterina don Andrea Garuti ha voluto fare i suoi auguri a don Sergio: “65 anni di ministero sono un segno di fedeltà e di forza interiore molto grande. Ci vuole una grande tempra, un carattere forte, una grande determinazione per durare nel tempo con uno spirito sempre vigile e attento come hai tu, don Sergio”.