Hanno preso il via a metà settembre i lavori che daranno un nuovo volto alla Città dei Ragazzi, da 70 anni luogo educativo nel cuore di Modena, una realtà fatta di oratorio, sport e formazione professionale ad alti livelli. La CdR compie 70 anni e ancora una volta si evolve per rispondere nel modo migliore alle esigenze dei giovani della nostra città.
L’intervento, diviso in tre stralci, andrà ad intervenire sulla riqualificazione, messa in sicurezza antisismica della palestra; sulla ristrutturazione degli spogliatoi ad essa annessi; sulla demolizione del magazzino della scuola professionale e la costruzione di un laboratorio multiuso per le esigenze dell’ente e della scuola, in particolare per l’insegnamento delle nuove tecnologie che si affacciano sul mercato del lavoro. Per quanto riguarda la previsione di spesa, l’importo totale è di 550 mila Euro nel triennio 2016/2019; la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena coprirà l’80 % dei costi previsti, avendo deliberato un finanziamento di 400 mila euro.
Il sindaco Gian carlo Muzzarelli, alla presentazione del progetto: “Uomini come don Mario hanno aiutato la nostra città a restituire opportunità per tutti, a partire dai più giovani e a “costruire speranza”. La CdR è ancora oggi, a distanza di 70 anni in cui è cambiato il mondo ed è cambiata tanto anche Modena, tra i luoghi della nostra città più noti per lo studio e la formazione professionale ed umana. Per questo per l’Amministrazione comunale è un luogo importante, per chi la frequenta e per tutta la città.
Nelle sue molteplici attività, da quelle aggregative a quelle strettamente legate a formazione e crescita professionale, sino allo sport, la CdR – che vive ancora dei valori e dell’anima di Don Rocchi – risponde ai bisogni delle modenesi e dei modenesi, e la riqualificazione in corso consentirà di essere sempre più adeguata e funzionale per le esigenze di tutti ed in particolare dei giovani, rispettando così la sua missione di sempre.
Vogliamo valorizzare i luoghi di servizio, di formazione professionale e di valori profondi. La CdR certamente ne fa parte e quelli che si completeranno nei prossimi anni sono quindi lavori coerenti con una Modena che vedrà rinnovato il proprio volto, conciliando bellezza, fruibilità, benessere e modernità”.
“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato al progetto – ha esordito il vescovo Erio Castellucci – dal Comune alla Fondazione, don Stefano Violi, la pastorale giovanile. Oggi i concetti di giovani e lavoro sono associati alla parola crisi, spesso è vero, e non si vedono prospettive di rilancio. Diciamo che i giovani non hanno grandi ideali, ma dovremmo metterci nei loro panni. Il lavoro, con la crisi nata nel 2008 sembra non riagganciare la ripresa. Ma qui alla CdR, grazie a tutti gli attori, si disegna una controtendenza: si collegano giovani e lavoro a progettualità e futuro. Si crea un circolo virtuoso, anche in una prospettiva di inclusione di giovani di altri paesi: scuola e sport infatti sono trainanti, sono luoghi di inclusione, dell’incontro, dove si vincono i pregiudizi”.
“Passare da qui era quasi un privilegio – inizia coi ricordi personali il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Paolo Cavicchioli – perché erano e sono spazi accoglienti ed inclusivi: educazione, formazione e sport insieme sono stati, e sono tuttora, una sperimentazione di grande successo. è uno degli obiettivi strategici della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Non poteva dunque mancare il nostro sostegno a un luogo di aggregazione della gioventù, la Città dei Ragazzi, che è parte integrante della storia civile e culturale di questa città. La riqualificazione del complesso di via Tamburini favorisce le attività ricreative, culturali e sportive e contribuisce in questo modo al rilancio della struttura in termini di aggregazione e di contrasto al disagio giovanile”.
“A settant’anni dalla posa della prima pietra, l’antica missione – ricorda l’attuale direttore don Stefano Violi – mostra tutta la sua attualità. Proprio in vista di un rilancio nel futuro dell’ispirazione originaria si inscrivono la azioni finanziate dalla Fondazione cassa di Risparmio, volte alla lotta al degrado, alla riqualificazione, alla messa in sicurezza antisismica e all’attenzione per l’ecologia. Questi lavori sono il del nuovo corso della CDR che si aprirà con il settantesimo anniversario, fondato su tradizione e innovazione, sviluppo e inclusione, fede cristiana e fede civile unite nella costruzione armonica di una città ordinata e accogliente. Intanto nuove sfide si sono affacciate sul mondo giovanile; nuove paludi attanagliano i nostri centri rischiando di trasformarli in antiche periferie. Realtà di frontiera, da subito la Città dei Ragazzi si è confrontata con l’accoglienza nei confronti dei giovani provenienti da altre nazionalità. Iniziava così per la CDR una nuova primavera di impegno a favore dei giovani stranieri. Ragazzi provenienti da oltre ottanta nazionalità hanno attraversato i cancelli di Via Tamburini per entrare da protagonisti nel tessuto lavorativo e sociale di Modena. Proprio in vista di un rilancio nel futuro dell’ispirazione originaria si inscrivono la azioni finanziate dalla Fondazione cassa di Risparmio, volte alla lotta al degrado, alla riqualificazione, alla messa in sicurezza antisismica e all’attenzione per l’ecologia. L’intervento, diviso in tre stralci, andrà ad intervenire sulla riqualificazione, messa in sicurezza antisismica della palestra; sulla ristrutturazione degli spogliatoi ad essa annessi; sulla demolizione del magazzino della scuola professionale e la costruzione di un laboratorio multiuso per le esigenze dell’ente e della scuola, in particolare per l’insegnamento delle nuove tecnologie che si affacciano sul mercato del lavoro; lo stabile diverrà il simbolo del nuovo corso della CDR che si aprirà con il settantesimo anniversario, fondato su tradizione e innovazione, sviluppo e inclusione, fede cristiana e fede civile unite nella costruzione armonica di una città ordinata e accogliente. L’intervento infine ripristinerà parte delle recinzioni, per mostrare al quartiere la bellezza di un servizio ormai settantennale alla città e alla chiesa di Modena, per custodire e accogliere di nuovo l’ispirazione originaria di un’accoglienza a 360 gradi che attraverso la fatica appassionata dell’educazione porta i giovani a esprimere il meglio di loro”.
“Sono in corso di realizzazione – spiega l’ingegner Claudio Timellini, progettista dei lavori – l’adeguamento dell’attuale palestra alle norme anti-sismiche, la sostituzione dei serramenti, la posa in opera di nuovo controsoffitto e manutenzioni localizzate agli attuali spogliatoi e uffici di pertinenza della stessa, oltre a tutte quelle operazioni impiantistiche e murarie necessarie per l’adeguamento alla normativa anti-incendio. I lavori hanno avuto inizio lo scorso settembre, la conclusione è prevista per marzo 2017. La seconda fase dei lavori è in fase di avanzata progettazione: si tratta di un nuovo edificio da adibire a laboratorio didattico a servizio dell’Ente e della scuola professionale, prevedendo la sostituzione edilizia del fabbricato a volta in carpenteria metallica, ubicato fra la palestra e la scuola”.