Ricorre domenica 21 luglio l’anniversario di morte di don Luigi Lenzini, ucciso nel 1945 nell’ambito delle violenze che seguirono dopo la Seconda guerra mondiale.
Nell’occasione, l’Arcivescovo Erio Castellucci presiederà, alle 20.30, una celebrazione eucaristica nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine assunta di Crocette di Pavullo, presso la quale il beato Lenzini visse i suoi ultimi quattro anni di servizio pastorale e di vita.
Don Lenzini è nato il 28 maggio a Fiumalbo, ordinato sacerdote il 19 marzo 1904 da monsignor Natale Bruni, allora Arcivescovo di Modena-Nonantola. Prima di arrivare a Crocette, don Lenzini esercitò il proprio servizio pastorale nelle comunità di Casinalbo, Finale Emilia, Roncoscaglia e presso il sanatorio di Gaiato.
Fu proclamato beato il 28 maggio 2022 in piazza Grande a seguito del decreto emanato da papa Francesco nel 2020, che lo riconobbe come martire in odium fidei.
Prima della beatificazione sono state realizzate diverse iniziative in sua memoria: una via cittadina intitolata a suo nome nel comune di Pavullo del Frignano e l’apposizione, nel 2005, di una targa in sua memoria sul sagrato della chiesa parrocchiale di Crocette. Inoltre, nel 2021, in vista del processo di beatificazione, la biblioteca diocesana allestì una mostra intitolata “Sui passi di don Lenzini” e realizzata con le carte originali provenienti dagli archivi dei seminari di Fiumalbo e di Modena.
Di lui fu scritto, nel libro Don Luigi Lenzini, martire della fede e della verità scritto da Francesca Consolini e Fausto Ruggeri (Ed. Artestampa 2022): «Volle farsi prete e affrontò ogni sacrificio per diventarlo, senza mirare a privilegi sociali o a vantaggi economici collegati allo stato clericale. Riuscì a diventare prete e visse da prete». E ancora: «di famiglia povera, restò povero per tutta la vita. Da povero quale era, condivise quel poco che aveva con chi era più povero di lui».