Le comunità parrocchiali sono al centro della Lettera pastorale Al di là dei loro mezzi. Il titolo fa riferimento a un elogio di san Paolo verso le Chiese della Macedonia, che avevano «dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi» (2 Cor 8,3) a sostegno dei fratelli di Gerusalemme. Castellucci sottolinea che «Ciò che colpisce è l’insistenza con la quale l’Apostolo mette in evidenza il profitto che deriverà a coloro che offrono i loro beni […] Per Paolo la colletta, questa “diaconia in favore dei santi” (8,4), è una grazia per chi la compie».
Il Vescovo, sottolineando come sia «sorprendente già il fatto che dopo duemila anni la parola di Dio continui a crescere e a diffondersi», afferma che ciò «non è motivo di orgoglio, ma di riconoscenza al Signore», che ci invita a incontrarlo nelle povertà che abitano le nostre comunità, ricordando che «le principali sono causate dalla nostra durezza di cuore». Castellucci, enumerate le povertà già presenti nelle prime comunità, passa a chiamare per nome «una delle piaghe più penose e impressionanti che sono emerse da decenni di silenzi e coperture», il fenomeno della pedofilia che «riguarda comunque una percentuale minima a fronte della grande maggioranza di sacerdoti e operatori impegnati a educare bene; ma ciò non toglie che costituisca per noi cattolici una ferita profonda e vergognosa». Altre forme di povertà originate dalla «durezza di cuore» sono «l’aggressività […] entrata massicciamente anche nelle comunità cristiane», «il ripetersi degli attacchi violenti a Papa Francesco», le divisioni e «l’individualismo pastorale ».
La Lettera prosegue indicando quattro ambiti di missione: i luoghi dello sport e gli oratori, il mondo dei migranti, il mondo del lavoro e il mondo della fragilità.
Un ulteriore tema, che coinvolge tutte le comunità, è il percorso di revisione delle parrocchie, destinato a concludersi entro giugno2019. A tal fine, si sono svolti negli scorsi mesi gli incontri con i sacerdoti dei 13 vicariati, caratterizzati da tre livelli di riflessione: pastorale, economico–gestionale e giuridico–canonico. Ricordando che «non deve mai essere il timore, ma l’amore, a muoverci», Castellucci sottolinea come l’obiettivo sia quello di rendere le parrocchie in grado di operare al meglio in un mondo in trasformazione.
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