Tante volte la Giornata Mondiale della Gioventù ci ha portati in questi anni fino agli estremi confini della terra; pensiamo solo alle ultime tappe: Cologna, Sidney, Madrid, Rio de Janeiro’ Ogni volta la chiamata del Papa ci ha messo in cammino verso orizzonti inediti di comunione. Nuove esperienze, nuovi incontri, nuovo entusiasmo hanno premiato il coraggio di chi ha lasciato le sue comodità per farsi pellegrino. Quest’anno anche il nostro Vescovo ci invita a ‘ metterci in cammino per le nostre contrade, celebrando insieme la GMG diocesana non in centro città, ma raggiungendo ‘gli estremi confini’ della Diocesi.
Perché abbandonare la sicurezza del centro per l’incertezza delle periferie? Quest’anno tutto ci invita a rischiare. Il primo invito ci arriva direttamente da Gesù; oggi come duemila anni fa non si stanca di inviare i suoi discepoli, ancora esitanti e dubbiosi, a essere testimoni ‘fino agli estremi confini della terra’. Una comunità senza uscita è una strada cristianamente morta. Rimane viva solo la comunità capace di mettersi in cammino verso gli altri. ‘Andate, io sarò con voi’, quasi a dire che solo nel continuo abbandono delle certezze sedentarie, è possibile sperimentare la presenza costante del Risorto, oggi come ieri sempre itinerante verso l’incontro con ogni giovane. Lo stesso Papa Francesco non smette di sollecitare: ‘tutti siamo invitati ad accettare questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno del Vangelo’ (Evangelium Gaudii 20).
Sollecitati da tanti inviti,abbiamo scelto Finale Emilia come destinazione del nostro incontrarci. Il confine della Diocesi diventerà centro della comunione, inizio di una nuova missione. Le comunità colpite dal sisma diventeranno i luoghi da cui vogliamo ricostruire la Chiesa di Modena-Nonantola: fatta di giovani estroversi, che sanno superare l’angustia dei confini dei gruppi chiusi per incontrare persone e esperienze inedite; giovani capaci di accogliere e di uscire, desiderosi di vivere l’ampiezza della comunione; giovani consapevoli che è nell’itineranza che si svela l’identità profonda del cristiano; l’abbandono delle comodità e delle chiusure e la ricerca di nuovi incontri sono lo spazio autentico dell’intimità con Gesù.
Per i ragazzi della città e della montagna, scendere nella Bassa significa non dimenticare il dramma che ha segnato in profondità la nostra Diocesi, ma partire proprio da lì per risorgere insieme, edificando Chiesa di pietre vive, intorno al nostro Vescovo.
Il programma è ricco e variegato, e vedrà la partecipazione attiva di tante realtà della nostra Diocesi. In preparazione alla GMG siamo tutti invitati a Modena, il 6 aprile, alle 20.30 presso il Forum Monzani, dove i giovani della parrocchia di Formigine insceneranno la rappresentazione ispirata alla Parabola del Padre Misericordiosio ‘Il sorriso di Dio’.
Sabato 12 aprile, vigilia della domenica delle Palme, ci ritroveremo insieme alle 15 presso la parrocchia di Massa Finalese per partire insieme con la croce dei Giovani alle 15 e 30 alla volta di Finale Emilia.
I gruppi potranno scegliere liberamente se associarsi al cammino o ritrovarsi direttamente alle 16 e 30 in piazza Garibaldi a Finale Emilia per partecipare insieme al Cuore della GMG, dalle 16 e 30 18 e 30 circa.
Aprirà la festa il concerto dei Controtempo. Seguirà la rappresentazione del corpo di ballo Tersicore della Bassa, cui seguirà l’intervento del Vescovo Antonio, e lo spettacolo della Banda Rulli Frulli.
Ultimo momento, facoltativo ma non meno importante, è la convivialità informale dei giovani pellegrini con le comunità colpite dal terremoto. È questo un momento da organizzare liberamente insieme con quanti intendono vivere un’esperienza di condivisione nei luoghi simbolo delle nostre periferie da ricostruire insieme. Vi aspettiamo tutti a Finale, come protagonisti nell’edificare con il nostro Vescovo il cantiere appassionante della comunione.