Alluvione: mons. Lanfranchi celebra a Bastiglia

 

‘Più delle parole ‘ ha esordito mons. Lanfranchi ‘ parlano oggi gli sguardi, il desiderio di ritrovarsi, un comunità che si allarga per abbracciare tutti coloro che sono venuti per aiutare’. Nell’omelia poi l’arcivescovo ha evidenziato la difficoltà nel dare voce, in momenti come questi, ai sentimenti di dolore e vicinanza perché ‘chi vive la situazione direttamente potrebbe trovare inadeguate le parole di chi non ha conosciuto quella situazione’.
‘Allora – ha proseguito ‘ ascoltiamo la Parola di Dio, che ci presenta parole che interpretano la fragilità e la debolezza che proviamo e ci aprono alla speranza. La prima parola è umiliazione, quella che si prova dopo essere stati colpiti da un evento tragico per la seconda volta, che fa sentire prostrati, che taglia la voglia di reagire. E non dobbiamo aver paura di far affiorare anche questo sentimento. La seconda parola è tenebre: quando crolla una ripresa appena iniziata, e gli sforzi sono spazzati via, spuntano le tenebre e la paura del futuro, e il buio è di tipo esistenziale e sociale. La terza parola è solitudine, quella che prova Gesù quando perde il Battista, l’amico più caro. Mi auguro che siano tanti gli aiuti che vi arrivano, ma immagino comunque il senso di solitudine che vi avvolge. Queste sono le parole, come tante altre, della nostra fragilità e dell’impotenza, ma vogliamo anche far risuonare quelle della speranza, che aprono al futuro. Ripartire, la prima: Gesù riparte con l’annuncio del regno in un momento per lui difficile, con il Battista in carcere, e da qui inizia la sua missione, e lo stesso è chiesto a voi. La seconda parola è unità: ripartire è possibile sentendosi tutti uniti. Siamo colpiti, privati di tante cose, ma sperimentiamo la forza dell’unione. Collaborazione, la terza parola: anche Gesù non fa tutto da solo, ma chiede l’aiuto degli uomini per diffondere il suo messaggio. Non abbiamo paura a chiedere e ad accogliere la collaborazione degli altri. Le persone che sono qui con voi e per voi infondono fiducia: episodi come questi fanno emergere il cuore buono che è in molti, sollecitato da queste circostanze. Non dubitare, l’ultima esortazione: non dubitate dell’amore di Dio, che è vicino anche quando si parla della morte. E’ difficile vederlo nella fragilità, ma dobbiamo fidarci ed affidarci, anche quando non sarebbe spontaneo farlo, perché Dio non ritira la sua benedizione
Vorrei portare nell’Eucarestia che celebriamo questa fiducia e questi sentimenti, portare il dolore, la fatica e la privazione, e accogliere quanto di buono si sta facendo, che permette a tutti di riprendersi’.
Alla fine della celebrazione ha preso la parola con la voce tremante, segno della grande compassione per Bastiglia ed i suoi abitanti, don Odoardo Ballestrazzi, amatissimo dai parrocchiani, che ha manifestato il suo dolore per l’accaduto, la vicinanza paterna a ciascun abitante, specialmente alla famiglia di Oberdan Salvioli, il ringraziamento ad istituzioni, forze dell’ordine e volontari tutti, garantendo la sua preghiera incessante, l’affetto e la vicinanza. Ha concluso con il motto che usa anche in confessionale e negli incontri con gli amati parrocchiani: Sursum corda, in alto i cuori.
 
 

 
 
 
 
La Caritas diocesana apre una colletta a favore della popolazione colpita dal’alluvione nella Bassa modenese. 
La data prescelta per la colletta in tutte le parrocchie è quella di domenica 2 febbraio
 
 
Altre iniziative sono in corso di valutazione, in concomitanza con l’evolversi della situazione. Per chi vuole contribuire con offerte in denaro, è possibile usare i conti correnti sotto indicati, con la causale ‘Alluvione Bassa modenese gennaio 2014’.
 
Ecco i conti correnti sui quali è possibile effettuare il versamento
 
Banca Etica – Filiale di Bologna
IBAN: IT 72 X 05018 02400 000000503060
intestato a Arcidiocesi di Modena-Nonantola ‘ caritas diocesana
 
Banco Popolare Società Cooperativa srl – Sede Modena
c/c intestato: Arcidiocesi di Modena-Nonantola ‘ Caritas diocesana
Corso Duomo 34 – 41121 Modena
IBAN: IT 25 X 05034 12900 000000004682
 
Unicredit Banca – Sede Modena
c/c intestato: Arcidiocesi di Modena-Nonantola ‘ Caritas diocesana
Corso Duomo 34 41121 Modena
IBAN: IT 35 Z 02008 12930 000003106219
 
Banca Popolare dell’Emilia Romagna – Sede Modena
c/c intestato: Arcidiocesi di Modena-Nonantola ‘ Caritas diocesana
Corso Duomo 34 41121 Modena
IBAN: IT 89 B 05387 12900 000000030436
 
BancoPosta
c/c intestato: Curia Arcivescovile ‘ Caritas diocesana
Corso Duomo 34 41121 Modena
IBAN: IT 61 M 07601 12900 000017329418