Questi due giorni che hanno visto impegnati gli adulti nelle riflessioni proposte da suor Elena Bosetti sul racconto biblico dell’Esodo, gli animatori e i bambini in un percorso parallelo con l’aiuto di alcuni diaconi diocesani.
Questo appuntamento si ripete da oltre 20 anni e anche questa volta la partecipazione di molte famiglie provenienti dalle varie parrocchie ha dato una bella rappresentazione della vitalità della nostra Chiesa locale. La presenza del nostro Vescovo ha rafforzato in tutti noi un senso di appartenenza alla Diocesi : purtroppo la visita è durata giusto il tempo di una celebrazione eucaristica perché durante il suo viaggio verso le Piane lo ha raggiunto la notizia della morte di Mns. Rino Annovi. Durante l’omelia il Vescovo ha ricordato con emozione lo stesso momento vissuto lo scorso anno a pochi giorni dal suo insediamento e ha sottolineato come la speranza in Gesù e una speranza affidabile, ci ha rivolto un invito a vivere la famiglia nel senso degli affetti e a lasciare che Gesù li rafforzi ‘Dio illumina la nostra vita con le parole di Gesù che ci illumina con la speranza della resurrezione’.
Nella giornata di domenica il vicario generale mons. Giacomo Morandi ha concluso gli esercizi spirituali con una celebrazione eucaristica animata dalle famiglie di Pavullo e da due famiglie congolesi del gruppo francofono di S. Agostino con canti in lingua francese e nella loro lingua natale.
La presenza di due sacerdoti il sabato ha premesso lo svolgersi della confessione sia dei ragazzi che dei genitori e l’esposizione del Santissimo Sacramento nella chiesa delle Piane ha dato a tutti la possibilità di una adorazione continua.
Suor Elena ha commentato e approfondito il libro dell’Esodo, e, come sempre, non si è limitata a spiegarci la Parola , con entusiasmo e passione, ma ci ha presi per mano facendoci rivivere tutto il percorso degli Ebrei dalla schiavitù in Egitto alla liberazione al passaggio del Mar Rosso (mare dei giunchi), dai 40 anni nel deserto fino all’arrivo nella terra promessa del popolo prescelto da Dio.
In questo percorso ci ha dato degli spunti per vivere meglio la Pasqua nelle nostre famiglie: dobbiamo prepararci a una mentalità di pace, togliendo dai nostri cuori rancore e inimicizia (togliere quel lievito che ci porta alla violenza); dobbiamo recuperare il senso domestico della Pasqua, non solo portare la Parola nella vita ma anche la liturgia nella vita; in famiglia ognuno deve avere un proprio ruolo nella celebrazione della Pasqua, anche i bambini devono partecipare in modo attivo, sorvegliati e spronati in modo discreto e distaccato dai grandi.
Dare ascolto alla voce (la grandezza del nostro Dio) e ricordare l’alleanza per fidarsi di Dio. Non dobbiamo ascoltare la paura nei nostri cuori ma la Parola che viene dal Signore, la paura non va d’accordo con la fede.
Suor Elena ha citato questa frase ‘Ricordati che non vedi le cose come sono, ma come sei’ a seconda cioè dello stato d’animo in cui ti trovi. Grazie, suor Elena, della grande testimonianza di fede che ci hai donato.
Il Signore ha benedetto questi due giorni mandandoci un tempo splendido, due giornate estive che ci hanno permesso di riflettere sulla Parola di Dio immersi nella bellezza della natura e del paesaggio. Un ringraziamento a quanti hanno organizzato questi due giorni di carica per la nostra fede e in particolare al gruppo di famiglie di Pavullo.