Prosegue secondo le linee tracciate dall’Arcivescovo Erio Castellucci nell’assemblea diocesana di settembre il cammino che dovrà portare all’unificazione delle diocesi di Modena-Nonantola e di Carpi. Nel corso della riunione congiunta dei Consigli Episcopali delle due Diocesi, che si è svolta a Carpi lo scorso 5 dicembre, sono state analizzate le relazioni predisposte dai membri incaricati sulle aree individuate per implementare il processo di unificazione: ambito economico-amministrativo; ambito della riorganizzazione territoriale; ambito della pastorale.
Per l’area amministrativa sono stati prospettati rischi e opportunità di alcune ipotesi che condurranno ad un’unica struttura amministrativa a servizio del nuovo Ente, frutto dell’unificazione delle due Diocesi. Sempre considerando che la dimensione amministrativa ed economica segue proprie regole e priorità di carattere tecnico e giuridico, è stato condiviso come primo obiettivo di procedere ad una puntuale fotografia patrimoniale, economica, finanziaria e organizzativa dei due Enti.
Sulla riorganizzazione territoriale della nuova Diocesi sono state prese in considerazione le variabili che possono determinare una suddivisione ideale dei Vicariati dal punto di vista delle dimensioni, del numero delle parrocchie, della popolazione, delle collaborazioni pastorali in essere o potenziali. Si è poi evidenziata la necessità di delineare le effettive responsabilità da affidare ai Vicariati e ai loro organismi, e di valutare quali ambiti di autonomia organizzativa e amministrativa delegare ai Vicariati. Questo cammino sarà accompagnato da un costante confronto con i Consigli presbiterali e pastorali a livello diocesano e vicariale.
Per l’ambito della pastorale diocesana la proposta formulata prevede l’avvio di un percorso che favorisca la partecipazione “dal basso”, in stile sinodale, con la creazione di una commissione che verrà incaricata di elaborare un progetto di revisione della pastorale diocesana da sottoporre in una prima fase ai Consigli presbiterali e pastorali diocesani, già nella prima convocazione di gennaio. Il confronto conclusivo ha riguardato la realtà degli uffici diocesani nella prospettiva dell’unificazione delle due Diocesi, il loro numero e la possibilità di una nuova aggregazione per aree tematiche.
L’articolato percorso che porterà alla creazione di una nuova realtà frutto dell’unione delle Diocesi, ha ricordato l’Arcivescovo Erio Castellucci in conclusione, richiede un costante aggiornamento dei passi compiuti che sarà documentato da un report trimestrale.