Finale Emilia celebra la Beata Vergine delle Grazie

Per Finale Emilia l’8 settembre è sempre una giornata speciale. È la festa della Beata Vergine delle Grazie, patrona della cittadina insieme a San Zenone: la Madonna delle Grazie, venerata in una deliziosa statua lignea seicentesca, è particolarmente amata dai finalesi che le affidano le loro preghiere e le loro intenzioni.

In attesa di rientrare finalmente nel Duomo (dove sono ormai a buon punto i lavori di restauro post sisma) anche quest’anno la festa dell’8 settembre avrà il suo cuore alla chiesa del Seminario e sarà scandita dalle Messe in orario festivo, alle 8, 9.30, 11 e 18: la celebrazione del pomeriggio nel chiostro sarà particolarmente solenne e sarà presieduta da monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’Arcidiocesi. Seguirà la processione con l’immagine della Madonna per le vie del centro cittadino, accompagnata dalla banda di Scortichino. La festa proseguirà anche in serata con il concerto di “Quelli del lunedì” sul sagrato della chiesa e un momento conviviale del parco del Seminario.

In preparazione alla festa, domenica 5 settembre è iniziato il triduo che vedrà anche lunedì e martedì la celebrazione della Messa alle 18, e alle 21 – in omaggio al centenario dantesco – un trittico di riflessioni sulla figura di Maria nella Divina Commedia: ogni sera le letture e il commento dei brani dalle tre cantiche saranno a cura del professor Giulio Borgatti, e il parroco don Daniele Bernabei guiderà poi un momento di preghiera.

Ma quest’anno a Finale la festa sarà doppia, perché verrà finalmente riaperto lo “storico” cinema Corso: un gruppo di giovani appassionati, riuniti in una cooperativa sociale, ha ricevuto in comodato dalla parrocchia i locali e li ha ristrutturati con tutte le moderne tecnologie per restituire a Finale una sala per le proiezioni e gli spettacoli, unita a spazi polifunzionali rivolti in particolare ai ragazzi e alle famiglie. A mezzogiorno dell’8 settembre si terrà l’inaugurazione ufficiale del Nuovo Cinema Corso, con la benedizione di monsignor Gazzetti e l’intervento di varie autorità, fra cui Mauro Felicori, assessore regionale alla cultura.