Da giovedì 4 marzo e fino al 21 marzo l’intera provincia di Modena è “zona rossa” secondo quanto disposto dalla Regione Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda le attività pastorali, sono da ritenersi sospese tutte le iniziative in presenza, quali:
– catechismo, incontri formativi e attività di oratorio e doposcuola di tutti i gruppi parrocchiali;
– riunioni di qualsiasi tipo (come ritiri, incontri organizzativi e assemblee varie…);
– visite alle famiglie.
Per tutti gli spostamenti consentiti è comunque necessaria sempre l’autocertificazione, anche per partecipare a una celebrazione o recarsi in un luogo di culto, individuato in ogni modo fra quelli più vicini a casa.
Gli uffici di Curia rimarranno aperti, ma è consigliabile limitare il più possibile l’accesso e mettersi in contatto tramite i recapiti disponibili sul sito diocesano.
Per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche nei luoghi di culto, invece, non ci sono variazioni rispetto al Protocollo siglato tra Governo e CEI lo scorso maggio e le successive integrazioni.
Il nuovo DPCM valido dal 6 marzo al 6 aprile, all’art. 12, in merito ai luoghi di culto e alle funzioni religiose si esprime così:
- L’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
- Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni di cui agli allegati da 1, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, a 7.