L’opera della Caritas durante l’emergenza

L’emergenza legata alla diffusione del Covid–19, oltre che sanitaria, sta diventando sempre più sociale.

Colpisce soprattutto chi già viveva difficoltà o fragilità, creando nuove situazioni di povertà. Accanto al lavoro encomiabile di medici e infermieri, le Caritas diocesane, grazie all’impegno dei volontari, non cessano di garantire i propri servizi rimodulandoli alla situazione contingente, operando in condizioni via via più difficili sempre con le opportune precauzioni (mascherine, guanti, ingressi contingentati).

«In molti casi – dichiara il direttore di Caritas italiana, don Francesco Soddu – si è dovuto far fronte a problematiche nuove. Abbiamo attivato servizi domiciliari per la distribuzione di pasti e di beni alimentari, numeri verdi per raccogliere i bisogni delle persone costrette in casa, anziani soprattutto. Abbiamo dato supporto alle persone senza dimora impossibilitate a seguire le direttive del Governo sulla quarantena, e seguito situazioni specifiche, come ad esempio quella dei circensi, in collaborazione con la Fondazione Migrantes, e dei rifugiati».

Come comunità ecclesiali siamo chiamati a pensare nuove forme di carità e, come ci ha ricordato Papa Francesco nell’Angelus di domenica 15 marzo, a “riscoprire e approfondire il valore della comunione che unisce tutti i membri della Chiesa”». Per far fronte a questa emergenza, che vede ancora una volta esposte le persone più fragili, Caritas italiana rinnova l’appello a tutti alla solidarietà concreta invitando a sostenere – direttamente o per suo tramite – le iniziative e gli interventi mirati delle diocesi e delle Caritas locali in favore delle persone in difficoltà e in condizioni sempre più precarie. È possibile sostenere gli interventi di Caritas italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o donando sul sito www.caritas.it.

La Caritas diocesana modenese mantiene attiva l’accoglienza presso il Centro «Papa Francesco», dove sono accolte 8 persone. Non sono garantiti solo un letto o un pasto ma anche momenti di ascolto e di condivisione come il «caffè virale» dopo pranzo, dove ciascun ospite può raccontare i propri pensieri e vissuti, ricevendo in cambio dei «sentiti» degli altri. Tutto a oltre un metro di distanza tra ogni persona: un momento che distende la tanta tensione e fa emergere molte risorse negli ospiti. Da qualche giorno è attivo un «viaggio virtuale attraverso la letteratura» dove insieme si leggono delle pagine di città del mondo o luoghi altri da Modena, per viaggiare con la mente. La Caritas diocesana ha stipulato un accordo con Acli e Croce blu di Modena: per il comune di Modena è possibile segnalare famiglie che versino in una situazione di particolare fragilità, relazionale o economica, tale da non soddisfare i bisogni primari,che potranno essere raggiunte presso le loro abitazioni con generi alimentari o di prima necessità. Le richieste, che dovranno essere ben valutate in termini di emergenza, potranno pervenire a caritas@modena.chiesacattolica.it o contattando telefonicamente Claudia Capitani (3208155000) e Serena Muracchini (3284589661), anche tramite WhatsApp.