Si celebrerà domenica 18 novembre la seconda Giornata mondiale dei poveri, istituita da papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia del 2016, che quest’anno avrà come titolo «Questo povero grida e il Signore lo ascolta» (Sal 34,7). Nel messaggio del Papa si sottolineano in particolare tre verbi che caratterizzano l’atteggiamento del povero e il suo rapporto con Dio: gridare, rispondere e liberare.
Il Papa ci ricorda che: «Siamo invitati a dare concretezza alle parole del Salmo:’ I poveri mangeranno e saranno saziati’ (Sal 22,27).Vorrei che anche quest’anno e in avvenire questa Giornata fosse celebrata all’insegna della gioia e della ritrovata capacità di stare insieme. Pregate insieme in comunità e condividete il pasto nel giorno della domenica. Invito i confratelli vescovi, i sacerdoti e in particolare i diaconi – conclude il Papa –, a cui sono state imposte le mani per il servizio ai poveri, insieme alle persone consacrate e ai tanti laici e laiche che nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti rendono tangibile la risposta della Chiesa al grido dei poveri, a vivere questa Giornata Mondiale come un momento privilegiato di nuova evangelizzazione. I poveri ci evangelizzano, aiutandoci a scoprire ogni giorno la bellezza del Vangelo. Non lasciamo cadere nel vuoto questa opportunità di grazia. Sentiamoci tutti, in questo giorno, debitori nei loro confronti, perché tendendo reciprocamente le mani l’uno verso l’altro, si realizzi l’incontro salvifico che sostiene la fede, rende fattiva la carità e abilita la speranza a proseguire sicura nel cammino verso il Signore che viene ».
Anche quest’anno la Caritas diocesana si è attivata per accogliere e declinare l’invito in proposte e iniziative. A livello diocesano la neonata Consulta delle opere caritative ha organizzato un convegno nella chiesa di San Bartolomeo, con inizio alle 16, guidato dalle riflessioni dell’arcivescovo di Modena– Nonantola don Erio Castellucci e di Francesco Marsico, responsabile dell’area nazionale di Caritas Italiana, durante il quale saranno condivise testimonianze di realtà caritative del territorio. A livello parrocchiale, ed in particolare agli operatori pastorali della carità e della liturgia, la Caritas diocesana propone di individuare un modo per «dar voce ai poveri» nelle liturgie del 18 novembre a partire dalla Parola di quella domenica.
A tale proposito suggerisce alcuni spunti per l’animazione della comunità e della liturgia domenicale che potranno essere personalizzati dai sacerdoti e dagli operatori pastorali, come creare momenti di condivisione e di relazione invitando alcuni poveri della parrocchia al pranzo domenicale oppure a momenti ricreativi parrocchiali; promuovere visite a casa di persone sole, malate, anziane nelle giornate precedenti, proponendo loro un momento di preghiera o di socializzazione; valorizzare la raccolta di cibo per i poveri che in molte parrocchie sta diventando consuetudine una domenica al mese, alle messe; enfatizzare l’impegno concreto per i poveri attraverso la valorizzazione della processione offertoriale con il cibo che viene donato; animare l’eucaristia coinvolgendo e valorizzando le realtà caritative che già ci sono nel proprio territorio, presentando anche i diversi progetti già attivi, dove è possibile svolgere un servizio; conferire il mandato agli operatori pastorali della carità; leggere alcune preghiere dedicate al tema della giornata.