“Il cristiano non porta da solo l’impegno della missione, ma sperimenta, anche nelle fatiche e nelle incomprensioni, che Gesù cammina con lui, parla con lui, respira con lui, lavora con lui. Sente Gesù vivo insieme con lui nel mezzo dell’impegno missionario” (Papa Francesco, Messaggio 54° GMPV).
Gesù invia in missione chi ha condiviso con lui sogni e realtà, forza e debolezza, bellezza e gratitudine. Egli affida questo compito a chi gli ha consegnato, senza riserve, la propria vita; prima di avere il Vangelo sulle labbra, i discepoli sono chiamati a custodirlo nel cuore. Stare con Gesù, vivere con Lui e per Lui, per poi andare ad annunciare la bellezza e la gioia del Vangelo. “Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo” (Evangelii gaudium, 273).
“Io sono una missione”, e non semplicemente “io ho una missione”: la prospettiva viene radicalmente rovesciata, si passa dalla prospettiva dell’avere alla dimensione costitutiva dell’essere. Essere una missione permanente richiede coraggio, audacia, Fantasia e voglia di “andare più in là”.
“Amici, Gesù è il Signore del rischio, è il Signore del sempre ‘oltre'” (Papa Francesco, GMG, Cracovia 2016).
Il tema della missione ha sempre affascinato l’uomo, perché in essa egli può conoscersi e scorgere un orizzonte sconfinato di possibilità, affrontando con coraggio le situazioni della vita.
Lo slogan “Alzati, va’ e non temere” ci invita alla fiducia, ci fa rialzare quando siamo delusi e scoraggiati, quando siamo oppressi dalla sofferenza e dal dolore, quando prevalgono il non senso e l’inadeguatezza, quando è chiuso in noi il futuro, quando non possiamo più sorridere alla vita.
Esso risuona attraverso il “Libro della vita”; ha scaldato il cuore e ridato coraggio a tanti personaggi biblici e ancora oggi fa “vibrare” l’anima a chi legge e ascolta questa Parola. “Alzati, va’ e non temere” è Parola che vive la memoria del passato, ha il sapore e il gusto del presente, la fiducia nel futuro, il germe della vita, la meraviglia che ogni persona può sperimentare.
Come desiderare questa Parola? Come scoprirne il segreto? Come viverla oggi? Essa è indispensabile per iniziare un cammino di sequela, ha il potere di rendere la vita bella, realizzata e felice, sentendoci sussurrare: “Non temere io sono con te”.
In occasione della giornata mondiale di preghiera per le vocazioni ogni comunità cristiana è invitata a pregare il Signore della messe perché doni alla nostra Chiesa tutte le vocazioni di cui ha bisogno stimolati ancora una volta dalle parole di Papa Francesco nel suo messaggio:
“Occorre alimentare la vita cristiana con l’ascolto della Parola di Dio e, soprattutto, curare la relazione personale con il Signore nell’adorazione eucaristica, “luogo” privilegiato di incontro con Dio. È questa intima amicizia con il Signore che desidero vivamente incoraggiare, soprattutto per implorare dall’alto nuove vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Il Popolo di Dio ha bisogno di essere guidato da pastori che spendono la loro vita a servizio del Vangelo. Perciò, chiedo alle comunità parrocchiali, alle associazioni e ai numerosi gruppi di preghiera presenti nella Chiesa: contro la tentazione dello scoraggiamento, continuate a pregare il Signore perché mandi operai nella sua messe e ci dia sacerdoti innamorati del Vangelo, capaci di farsi prossimi con i fratelli ed essere, così, segno vivo dell’amore misericordioso di Dio.
Cari fratelli e sorelle, ancora oggi possiamo ritrovare l’ardore dell’annuncio e proporre, soprattutto ai giovani, la sequela di Cristo. Dinanzi alla diffusa sensazione di una fede stanca o ridotta a meri “doveri da compiere”, i nostri giovani hanno il desiderio di scoprire il fascino sempre attuale della figura di Gesù, di lasciarsi interrogare e provocare dalle sue parole e dai suoi gesti e, infine, di sognare, grazie a Lui, una vita pienamente umana, lieta di spendersi nell’amore”.
La celebrazione della Giornata livello diocesano sarà costituita da alcuni momenti:
– il convegno diocesano de chierichetti, lunedì 1 maggio alla Città dei Ragazzi;
– la veglia diocesana di preghiera per le vocazioni, presieduta dal Vescovo Erio, giovedì 4 maggio alle ore 21 nella chiesa di San Francesco, alla quale sono invitati soprattutto i giovani;
– l’adorazione eucaristica continua nei giorni di venerdì 5 (per le vocazioni di speciale consacrazione) e sabato 6 maggio (per le vocazioni al matrimonio), nella chiesa di Sant’Eufemia, che resterà aperta ininterrottamente (anche durante la pausa pranzo) fino alle ore 17.00 (al termine, cioè alle ore 17.00, celebrazione eucaristica);
– un incontro sul tema della GMPV guidato dal Vescovo Erio, rivolto a giovani e ragazze dai 19 anni in su domenica 7 maggio dalle ore 16.00 alle ore 17.30 in Arcivescovado;
– momento culminante della giornata sarà la celebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo Erio, domenica 7 maggio alle ore 18.00 in Cattedrale.
Suggeriamo la preghiera composta per la Giornata di quest’anno, da recitare in tutte le parrocchie al termine della preghiera dei fedeli nelle Messe di domenica 7 maggio.
Signore Gesù, donaci un cuore libero,
sospinto dal soffio dello Spirito,
per annunciare la bellezza dell’incontro con Te.
Aiutaci a sentire la tua presenza amica, apri i nostri occhi,
fa’ ardere i nostri cuori, per riconoscerci
“marcati a fuoco dalla missione”.
Fa’ che sogniamo con te una vita pienamente umana,
lieta di spendersi nell’Amore, per alzarci, andare e… non temere.
Vergine Maria, sorella nella fede donaci prontezza nel dire
il nostro ”Eccomi” e metterci in viaggio come Te,
per essere portatori innamorati del Vangelo.