Come ogni anno, presentiamo il rendiconto relativo alle erogazioni dei fondi Otto per mille che l’Arcidiocesi ha ricevuto dalla Conferenza episcopale italiana nel 2022. Si tratta di un adempimento doveroso, e di trasparenza, nei confronti delle tante persone che hanno indicato la Chiesa cattolica come destinataria dei fondi.
Come noto, l’Otto per mille è stato una grande innovazione introdotta dalla revisione del Concordato ed è stato uno dei frutti del Concilio Vaticano II. La novità più grande, però, è stata la promozione della partecipazione dei fedeli alla vita della comunità: la principale responsabilità di provvedere alle necessità economiche della Chiesa non spetta né allo Stato né al Vaticano, ma ai fedeli attraverso: donazioni alla parrocchia o alla propria diocesi, la firma per la destinazione dell’Otto per mille, le offerte deducibili per il sostentamento del Clero. Nel documento “Sovvenire alle necessità della Chiesa”, i vescovi italiani ricordano che la Chiesa è anche comunità che educa «al senso della partecipazione come esigenza interiore di una fede matura e di una carità operosa, prima che come un obbligo» e perciò aiuta a spingere la logica della corresponsabilità fino alla solidarietà e alla messa a disposizione dei propri beni». Affermazione che il Codice di diritto canonico traduce sottolineando che «I fedeli sono tenuti all’obbligo di sovvenire alle necessità della Chiesa cattolica, affinché essa possa disporre di quanto è necessario per il culto divino, per le opere di apostolato e di carità e per l’onesto sostentamento dei ministri». Grazie ai fedeli italiani che, seguendo le dette indicazioni, hanno firmato per la Chiesa cattolica, anche nel 2022 l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola ha ricevuto dalla Cei i fondi 8xmille. Si tratta di 1.001.457,16 euro destinati a «Esigenze di culto e pastorale» e 952.977,96 euro per «Interventi caritativi». A una così grande fiducia deve corrispondere un grande impegno per un corretto utilizzo dei fondi. Impegno che la nostra arcidiocesi ha sempre rispettato. Tali somme, suddivise e destinate come risulta nella tabella qui riportata, sono state utilizzate per: attività pastorali nelle parrocchie in situazione di straordinaria necessità, opere di manutenzione e miglioramento delle strutture parrocchiali, opere di carità a favore di varie categorie di persone bisognose (tra cui giovani, persone detenute, ragazze madri, famiglie indigenti e individui svantaggiati).
I fondi Otto per mille provengono dai cittadini e ritornano a questi ultimi con opere che: servono per sostenere attività pastorali rivolte all’evangelizzazione, all’educazione dei ragazzi e dei giovani, alla socializzazione degli adulti e degli anziani; sono molto utili per la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico costituito dalle chiese e da altri edifici di pregio; sono di grande aiuto e sostegno per tante persone bisognose.
Si tratta chiaramente di opere orientate al bene della comunità. Chi firma per l’Otto per mille alla Chiesa cattolica è consapevole di compiere un gesto buono ed è giusto rendere noti i frutti di tale gesto.
Giuliano mons. can. Gazzetti, Vicario Generale