8xmille, i colori dello Sri Lanka

Nel Paese asiatico l'impatto di «una firma che fa bene» è agli occhi di tutti: dal St. Xavier College dedicato ai giovani alla scuola lassalliana che accoglie oltre 1.800 bambini

«Stupore, ammirazione, gioia» sono le tre parole con cui don Enrico Garbuio, assistenze spirituale del Servizio promozione e sostegno economico della Cei, racconta il suo incontro con le opere della Chiesa cattolica in Sri Lanka, dove «ogni attimo vissuto è un’opera da raccontare o una scultura asiatica da condividere».

L’articolo è stato pubblicato domenica 23 giugno 2024 sul settimanale diocesano “Nostro Tempo“, dorso di Avvenire.

Foto: Francesco Zizola

A Sri Lanka si vede l’impatto positivo di «una firma che fa bene» nonostante i contrasti e le disugaglianze presenti nel Paese.

A Mannar, ad esempio, c’è la residenza “St. Xavier Boys College” dedicata ai giovani, e quindi al futuro, in un Paese che fino al 2009 è stato dilaniato dalla guerra civile.

Sempre a Mannar c’è la scuola gestita dai fratelli lassalliani da oltre settant’anni. La struttura accoglie oltre 1.800 studenti dalla primaria alla secondaria. Nel rispetto della tradizione lasalliana, la scuola propone di «insegnare alle menti, toccare i cuori e trasformare la vita attraverso un’educazione umana e cristiana».

Non manda lo spazio per gli studenti provenienti da contesti svantaggiati, cercando di superare ogni forma di discriminazione.

Accanto alla scuola c’è infine una residenza costruita per «permettere a 80 studenti di continuare gli studi senza dover percorrere lunghi spostamenti, dando loro acqua, pasti caldi ed elettricità».